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Star Wars: Gli Ultimi Jedi di Rian Johnson -recensione di Stefania De Zorzi-
Rinnovare o conservare? Rian Johnson, regista e sceneggiatore di “Star Wars: Gli Ultimi Jedi”, opta per la via pericolosa e vitale del rinnovamento di una delle saghe cinematografiche di maggior successo degli ultimi quarant’anni.
Non poteva forse essere diversamente, visto che i personaggi originali della prima trilogia sono periti nella finzione (Han Solo/Harrison Ford nell’episodio precedente) o ahimé nella realtà (Carrie Fisher/Principessa Leia, che rimane comunque protagonista grazie alla digitalizzazione, e a cui viene dedicato un commovente omaggio).
Il sinistro Primo Ordine, comandato dal Leader Supremo Snoke/Andy Serkis, cerca di spazzare via le forze residue della Resistenza, capitanate da Leia Organa: la battaglia spaziale infuria, fra atti di eroismo e temerarietà di Poe/Oscar Isaac e Finn/John Boyega, mentre su un pianeta desolato Rey/Daisy Ridley è alle prese con un recalcitrante Luke Skywalker/Mark Hamill e con le proiezioni mentali dell’infido Kylo Ren/Adam Driver.
L’aria di novità si respira fin dall’esilarante scena iniziale, piacevolmente prossima ai toni scanzonati de “I Guardiani della Galassia”; continua nella prospettiva tutta al femminile di una battaglia dove le vite umane hanno la priorità sugli atti di presunto eroismo (particolarmente azzeccati i nuovi personaggi del vice ammiraglio Holdo/Laura Dern e dell’umile ma intrepida Rose/Kelly Marie Tran). Incredibile ma vero, con l’eccezione di Rey, vediamo donne non necessariamente giovani o bellissime protagoniste di un kolossal, per di più di fantascienza. Le sequenze fra Rey e Luke, pur se con una certa lentezza, rileggono con occhi moderni il classico rapporto maestro/allieva: dove il primo non vuole essere tale, mentre la seconda scopre verità scomode sul proprio passato e su quello di Luke. Le battaglie spaziali, le sequenze nella sala rossa del Leader Supremo, e le scene finali sul pianeta di sale sono visivamente mozzafiato; Johnson firma una sceneggiatura migliore dell’episodio 7, con una trama meno frammentata e dialoghi scoppiettanti di ironia auto-referenziale. Soprattutto scolpisce una squadra di personaggi a tutto tondo, che nel film precedente era rimasta appannata da un’aurea mediocrità, e qui invece appassiona e prende risalto. Non manca qualche peccato veniale: dagli animaletti di matrice disneyana già pronti per il merchandising, alla storica colonna sonora, qui troppo invadente (con l’eccezione di una sequenza splendida e cruciale completamente silenziosa). In barba ai fan puristi e ai pistolotti anti-seriali, si esce con l’allegria e l’affetto per un rinato manipolo di eroi e l’attesa impaziente del prossimo episodio.
dicembre 27, 2017 at 11:52 am alphavillepc2 Lascia un commento
I 30 FILM PIU’ VENDUTI AD ALPHAVILLE NEL 2017.
ARRIVAL
ELLE
SING STREET
LA LA LAND
CAPTAIN FANTASTIC
TRUMAN
LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT
LA MIA VITA DA ZUCCHINA
THE WITCH
PERFETTI SCONOSCIUTI
BLADE RUNNER
RAW
HEART OF A DOG
IL CLIENTE
CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO
INTERSTELLAR
EFFETTO NOTTE
NICK CAVE ONE MORE TIME WITH FEELING
LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO
SCAPPA -GET OUT-
PATERSON
LA MECCANICA DELLE OMBRE
IL DIRITTO DI UCCIDERE
AGNUS DEI
IT FOLLOW
POLYTECHNIQUE
UN PADRE UNA FIGLIA
IL MEDICO DI CAMPAGNA
E’ SOLO LA FINE DEL MONDO
TANGERINES – MANDARINI
30+1 FRANK
dicembre 17, 2017 at 12:20 PM alphavillepc2 Lascia un commento
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