Archive for Maggio, 2014
PARKER -Taylor Hackford.-
Dopo Lee Marvin e Mel Gibson, Jason Statham interpreta sul grande
schermo Parker, il rapinatore creato dallo scrittore di noir Donald E.
Westlake. Lo spunto iniziale ricorda vagamente “Getaway”: dopo una
rapina i complici di Parker cercano di sbarazzarsi di lui, ovviamente
senza successo, andando incontro alla sanguinosa vendetta del
protagonista, coadiuvato da una seducente e un po’ maldestra Jennifer
Lopez. Jason Statham eccelle nelle scene d’azione, in particolare
negli adrenalinici combattimenti corpo a corpo; tuttavia la sua faccia
granitica, a metà fra Bruce Willis e Woody Harrelson, offre una
limitata gamma di espressioni, che non viene sorretta né dai dialoghi,
né dall’interpretazione della Lopez, tutta gridolini, sospiri e
faccine corrucciate. Peccato, perché il personaggio di Leslie, agente
immobiliare di mezza età attanagliata dalle difficoltà economiche in
una Palm Beach rutilante e volgare, che per attrazione e per
tornaconto economico scende facilmente a patti con la propria morale,
poteva essere interessante. Gli altri personaggi (la banda dei
rapinatori, il poliziotto un po’ viscido, la madre petulante, la
fidanzata innamorata) rimangono figure di contorno squisitamente
bidimensionali, prive come sono di spessore psicologico. La regia di
Taylor Hackford è dignitosa, seppure non brillante; non ci si annoia
ma neanche ci si appassiona più di tanto alle vicende del
protagonista, canaglia simpatica e cinica aliena da coinvolgimenti
emotivi. Dello humour nero per il quale Westlake era famoso restano
pallide tracce qua e là (lo spogliarello di Jennifer Lopez che mostra
le sue grazie fronte e retro ne è un esempio).
Stefania De Zorzi
IL CENTENARIO CHE SALTO’ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE -Felix Herngren-
La nostra cultura teme la vecchiaia, in quanto portatrice di
vulnerabilità, dipendenza, e soprattutto di avvicinamento alla morte.
Tutto il contrario dell’incontrollabile, vitale ed esplosivo (in tutti
i sensi) protagonista di “Il centenario che saltò dalla finestra e
scomparve”, spassosissima commedia di Felix Herngren, tratta
dall’omonimo romanzo dello svedese Jonas Jonasson. Il film narra due
storie: la vita del centenario, Allan Karlsson/Robert Gustafsson, che
in una serie di flashback ripercorre una vita straordinariamente
avventurosa, a contatto con alcune delle principali figure storiche
del Novecento, e la storia presente, in cui in fuga dalla casa di
riposo, si ritrova casualmente fra le mani la valigia piena di denaro
di una banda di violenti criminali. Allan Karlsson è una sorta di
“idiot savant”, e nel suo misto di semplicità e di genio ricorda per
alcuni aspetti Forrest Gump, anche se molto meno politicamente
corretto, e più anarchico e spiazzante. Feroci dittatori, presidenti e
spie non sembrano tanto più intelligenti del protagonista, visti
attraverso la lente grottesca eppure lucida dei suoi ricordi. Parte
della buona riuscita del film va anche ai personaggi di contorno:
l’ispettore di polizia indolente, l’anziano e intraprendente complice
Julius, l’inconcludente quasi-laureato Benny, i feroci e
fortunatamente imbelli membri della gang, completano una tavolozza
umana divertente e realistica. Il ritmo è ben sostenuto dall’inizio
alla fine, e si esce dalla sala con la piacevole sensazione che, come
sostiene Allan, anche a cento anni non sai mai cosa la vita ti potrà
riservare.
Stefania De Zorzi
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