Richard Jewell di Clint Eastwood recensione di Stefania De Zorzi

Centennial Olympic Park di Atlanta, 27 luglio 1996: durante un concerto affollato di spettatori, la guardia giurata Richard Jewell nota uno zaino ingombrante dall’aria sospetta sotto una panca, e chiama una squadra di intervento. Lo zaino contiene una bomba che esplode dopo alcuni minuti causando morti e feriti, ma la pronta segnalazione di Jewell permette di evacuare buona parte dell’area, riducendo il numero delle potenziali vittime. Acclamato come un eroe per i tre giorni successivi, Jewell diventa subito dopo un improbabile colpevole agli occhi dell’FBI e dell’opinione pubblica, con il supporto di una feroce quanto dissennata campagna stampa. Clint Eastwood parte anche qui, come in “Ore 15:17 – Attacco al treno”, da un fatto di cronaca: ci sono temi e aspetti comuni ai due film, che sono al tempo stesso assai distanti fra loro. L’attentato terroristico, i protagonisti dall’animo candido ed eroico, una rappresentazione mimetica della realtà: le analogie fra le due opere si fermano qui. Perché Richard Jewell/Paul Walter Hauser, aspirante poliziotto sovrappeso, dal fiuto infallibile coniugato per sua sfortuna ad un animo semplice e fanciullesco, ha una statura drammatica totalmente assente nei protagonisti del film precedente: “Radar”, come lo soprannomina affettuosamente il suo avvocato Watson Bryant/Sam Rockwell, è un eroe nella sostanza ma non nella forma, in quanto obeso, devoto alla mamma Bobi / Kathy Bates, e immune per sua natura a certe convenzioni sociali e professionali. Così che i segugi dell’FBI, capeggiati da Tom Shaw/Jon Hamm, tanto affascinante quanto cieco nel perseguire i propri pregiudizi, lo mettono sotto inchiesta con la complicità dei media, incarnati nella sgradevole figura della giornalista Kathy Scruggs/Olivia Wilde. La regia di Eastwood è asciutta, non lascia spazio al superfluo, e ben sorretta dall’ottima sceneggiatura di Billy Ray. Si intravede chiaramente il cipiglio di Clint: contro il giornalismo sensazionalista ai limiti del meretricio, e contro il Bureau, di cui vengono messi alla berlina i metodi tanto in auge nelle serie TV contemporanee. Il profilo dello psicopatico frustrato è un’etichetta appiccicata con superficialità, senza nessuna indagine approfondita su semplici fatti, mentre gli agenti si affannano a requisire e catalogare le vaschette per conservare il cibo e l’aspirapolvere di casa. E’ un film potente, che ritrae un sistema di informazione volgare e denigratorio, e una (in)giustizia grottesca con echi kafkiani. Malgrado ciò lo spettatore si indigna ma non si deprime mai, grazie alla simpatia e alla forza interiore dei protagonisti “buoni”, dal combattivo e pragmatico Sam Rockwell, lontano dai modelli stilizzati e saccenti degli avvocati televisivi, alla mamma Kathy Bates, preoccupata della sorte dei suoi Tupperware, allo straordinario Paul Walter Hauser, ingenuo ma non stupido, obeso eppure felice. Eastwood ultra-ottantenne ci sorprende ancora, a dispetto di eventuali pregiudizi nei confronti delle capacità mentali e artistiche di chi ha superato una certa età.
ottobre 19, 2020 at 11:47 am alphavillepc2 Lascia un commento
5 è il numero perfetto di Igor Tuvari – recensione di Stefania De Zorzi
Per chi pensa che i cine-comics siano tabù per il cinema italiano, principalmente per questioni di budget, “5 è il numero perfetto” rappresenta una felice eccezione. Igort, pseudonimo di Igor Tuvari, dirige con piglio sicuro un noir partenopeo tratto dall’omonima graphic novel, da lui stesso scritta e illustrata nel 2002, in cui la povertà degli effetti speciali è giocata con intelligenza come citazione e omaggio ai fumetti e ad un certo cinema “pulp” anni Settanta.
Toni Servillo/Peppino Lo Cicero, ex-sicario in pensione al soldo della camorra, si rimette in gioco quando il figlio Lorenzo Lancellotti/Nino viene ucciso a tradimento: la morte del giovane innesca una vendetta sanguinosa, grazie a cui Peppino ha modo di riavvicinarsi a una sua vecchia fiamma, la devota Valeria Golino/Rita, fiancheggiato nella sua personale battaglia dall’amico di sempre, Carlo Buccirosso/Totò O’ Macellaio.
Il film mescola richiami visivi a “Dick Tracy” nelle fattezze esasperate, quasi caricaturali, dei protagonisti criminali, così come a “Sin City” nelle silhouette in chiaroscuro (necessariamente semplificate, per ragioni di costo) e nell’uso accentuato della voce narrante, passando attraverso la Napoli verace, nel linguaggio e nello spirito, di anime nere o ingenue ritratte alla maniera dei Manetti Bros.
Igort, nella duplice veste di sceneggiatore e regista, non si limita a richiamare suggestioni altrui, ma introduce palazzi grandiosi e diroccati fotografati da NicolaJ Bruel come una quinta da pittura metafisica, o ancora interni piccolo-borghesi e dettagli d’epoca, che lo spettatore con qualche anno in più si può divertire a riconoscere.
La trama non è particolarmente originale, e la svolta finale della storia è ampiamente annunciata, anche se viene in buona parte riscattata da dialoghi e situazioni a cavallo fra tragedia e ironia (irresistibile la rievocazione del padre di Peppino, e le sue considerazioni filosofico-morali sull’Uomo Gatto).
Nel complesso è un buon film, malgrado qualche caduta di ritmo nella parte finale, alla cui riuscita contribuiscono non poco le interpretazioni di Servillo e Buccirosso, al solito eccellenti, coadiuvati da una Golino abbastanza convincente, e da una serie di bravi comprimari.
IL PROFESSORE E IL PAZZO regia di Farhad Safinia – recensione di Stefania de Zorzi
“Il professore e il pazzo” è il bel titolo del film ispirato a una storia (vera) strana e affascinante, che si dipana lungo un arco di diversi anni nell’Inghilterra vittoriana. Nel 1872 il professor James Murray/Mel Gibson, linguista esperto seppure privo di titoli accademici, viene incaricato della stesura dell’Oxford Dictionary of English Language. L’opera è immane, anche perché bisogna tracciare la storia di ogni parola nelle sue sfumature ed accezioni attraverso i secoli: un aiuto insperato arriva da William Chester Minor/Sean Penn, ufficiale e medico americano, nonché lettore onnivoro, rinchiuso per omicidio in un manicomio criminale.
Il soggetto è interessante, sorretto da buoni dialoghi (nel primo tempo almeno, mentre il secondo si dilunga in eccessi patetici e dispute accademiche) e da attori formidabili (non solo Gibson e Penn, ma anche Natalie Dormer nei panni della vedova Merritt). Cast e sceneggiatura compensano la regia un po’ opaca di P.B. Shemran (pseudonimo di Farhad Safinia), meticoloso e di buone intenzioni, ma a tratti pedante come i filologi avversi a Murray.
ALPHAVILLE OSCARS 2020
![]() Non siamo i soli a sostenere, qui ad Alphaville, che il 2019 sia stata una grande annata per il cinema.Lo conferma la folta e convinta partecipazione degli “alphavillers”, mai così numerosi come quest’anno.Per render conto della ricchezza di stimoli e proposte provenienti dai film dello scorso anno, abbiamo deciso di riportare le prime venti posizioni (di solito ci limitavamo a dieci)Chiunque scorrendo queste liste potrà scoprire titoli che gli erano sfuggiti e che val la pena recuperare, e nutrire in questo modo l’infinita curiosità e fame di immagini che caratterizza ogni buon vero cinefilo.Un amico osservava che gli Oscar di Alphaville sono in realtà molto più credibili di quelli di Los Angeles, perché non ci sono retroscena ed interessi di sorta.Ci piace pensare che abbia ragione anche perché qui davvero la sola ragione di essere di questa classifica è la passione per il cinema e il piacere di condividerla con più persone possibili.
Classifica definitiva:
1 Joker2 C’era una volta a… Hollywood3 Il traditoreParasite4 La favorita5 Green book6 The Irishman7 L’ ufficiale e la spia8 Il corriere9 Midsommar10 La casa di Jack11 Il colpevoleMartin Eden12 Suspiria13 Ritratto della giovane in fiammeStoria di unmatrimonio14 La vita invisibile di Euridice Gusmao15 I Fratelli Sisters16 Un giorno di pioggia a New YorkIl primo re17 Il signor Diavolo18 Ad AstraCafarnaoLa belle ÉpoqueClimax19 Ricordi?La paranza deibambini20 I morti nonmuoiono
Alberto Merli
C’era una volta Hollywood The mule La favorita I fratelli Sisters Joker Le Mans ’66 Martin Eden Il sindaco del rione Sanità Il traditore Green book
Paolo Ligutti
Parasite The Irishman Ritratto della giovane in fiamme C’era una volta a Hollywood Midsommar Il traditore L’ufficiale e la spia La favorita
Marco Zanini
Cena con delitto Joker Oro verde La favorita I morti non muoiono Avengers: Endgame It – capitolo due Parasite C’era una volta a Hollywood Il corriere
Stefania Guardincerri
Martin Eden C’era una volta a Hollywood Un giorno di pioggia a New York L’ufficiale e la spia Grazie a Dio La paranza dei bambini Dolor y gloria Parasite
Stefania De Zorzi
L’ufficiale e la spia Green Book La favorita Il traditore Le Mans 66 Il colpevole Dolor y Gloria Avengers – Endgame Captain Marvel La famosa invasione degli orsi in Sicilia Oro verde
Virginia Politi
Joker Charlie Says Il traditore Green Book Parasite Un giorno di pioggia a New York La dea fortuna Dolor y Gloria C’era una volta a Hollywood Downton Abbey
Barbara Belzini
Parasite La favorita La casa di Jack Climax Oro verde Ricordi? Dolor y Gloria La vita invisibile di Euridice Gusmao Il traditore Noi La Belle Epoque
Andrea Regondi
Joker C’era una volta a Hollywood Yesterday Noi Midsommar La casa di Jack I morti non muoiono Ad Astra Rocketman La favorita
Angela Vai
Parasite Joker I figli del fiume giallo Le invisibili Dio è donna e si chiama Petrunia Tesnota Peterloo L’ufficiale e la spia Tutti pazzi a Tel Aviv La dea fortuna La vita invisibile di Euridice Gusmao
Eolo Willy Davoli
Parasite Midsommar Green Book Border I fratelli Sister Stanlio e Ollio I morti non muoiono Copia originale Il signor Diavolo
Vittoria Rossi
Joker C’era una volta a Hollywood Parasite Il colpevole Pinocchio La favorita Storia di un matrimonio Noi I morti non muoiono Martin Eden
Claudio Polloni
The Irishman Joker Green Book The Report Il corriere The King L’ufficiale e la spia Diego Maradona Ad Astra Pinocchio
Jonathan Fagioli
The Irishman Storia di un matrimonio L’ufficiale e la spia Joker Parasite Dolor y Gloria Downton Abbey Green Book Il traditore La belle Epoque
Paolo Romani
Joker C’era una volta a Hollywood Il corriere Doctor Sleep 3 from hell Il signor Diavolo Charlie Says The Irishman Il colpevole Ad Astra
Silvia Signaroldi
Il colpevole La favorita Ricordi? Green Book La casa di Jack Il traditore Joker La famosa invasione degli orsi in Sicilia Tutti pazzi a Tel Aviv
Chiara Granata
Climax Border Una notte di 12 anni La casa di Jack What is democracy Il traditore Martin Eden Selfie
Federico Cristalli
La casa di Jack The Irishman C’era una volta a Hollywood Il traditore La vita invisibile di Euridice Gusmao La mafia non è più quella di una volta Midsommar Dolor y Gloria L’ufficiale e la spia Il colpevole Apocalypse now final cut Burning
Piero Verani
Joker The Irishman I fratelli Sisters La favorita Parasite C’era una volta a Hollywood Suspiria I figli del fiume giallo Il traditore La paranza dei bambini
Emiliano Borlenghi
Western stars Joker Il corriere Martin Eden C’era una volta a…Hollywood Il primo re Star wars – L’ascesa di Skywalker Le Mans ’66 Rocketman
Umberto Gardella
La casa di Jack La favorita Joker I Fratelli Sisters Ricordi? C’era una volta a…Hollywood La paranza dei bambini Il colpevole Il traditore Toy Story 4
Roberta Bravi
La casa di Jack Dolor y gloria La favorita Joker Martin Eden Ricordi? L’ufficiale e la spia La vita invisibile di Euridice Gusmao Una notte di 12 anni Border Il colpevole Un’altra vita – Mug
Emanuele Pozzoli
Il colpevole Un valzer tra gli scaffali Tutti pazzi a Tel Aviv Sarah e Saleem Il paradiso probabilmente Cafarnao Nancy
Emiliano Raffo
Il corriere Midsommar Il signor Diavolo The Irishman Cena con delitto Le Mans ’66 Rambo Last blood Last Christmas C’era una volta a…Hollywood Joker
Gianluca Sgambuzzi
Joker C’era una volta a…Hollywood Rolling Thunder revue Storia di un matrimonio Gloria Bell I figli del fiume giallo Il colpevole Un giorno di pioggia a New York Old man and the gun Toro scatenato (versione restaurata)
Angelo Bardini
Joker Parasite Cafarnao L’ufficiale e la spia Il traditore La favorita Tutti pazzi a Tel Aviv C’era una volta a…Hollywood La mafia non è più quella di una volta Cena con delitto
Maurizio Arcari
C’era una volta a…Hollywood Land Il ritratto negato La vita invisibile di Euridice Gusmao L’ufficiale e la spia Martin Eden Suspiria Dolor y gloria Il paradiso probabilmente I morti non muoiono
Eleonora Alberici
Downton Abbey La favorita La famosa invasione degli orsi in Sicilia I morti non muoiono La paranza dei bambini Il signor Diavolo Suspiria Il primo re Il traditore Midsommar
Giuseppina Testa
Noi Climax La casa di Jack Burning Midsommar La favorita Parasite Storia di un matrimonio C’era una volta a…Hollywood The Irishman
Giulia Cipriani
The Irishman Climax Noi Parasite Midsommar La casa di Jack Suspiria La favorita Il primo re Border
Ferruccio Brasi
Il primo re Il corriere Ritratto della giovane in fiamme Joker C’era una volta a…Hollywood Burning The Irishman I Fratelli Sisters La favorita Le invisibili
Luigi Centenaro
La casa di Jack Joker C’era una volta a Hollywood Suspiria La favorita Il primo re Green book Stanlio e Ollio La famosa invasione degli orsi in Sicilia Cena con delitto
Carolina Amici
La favorita Joker C’era una volta a Hollywood Dolor y gloria Belle époque Martin Eden
Andrea Canepari
Martin Eden Parasite La favorita Dumbo Storia di un matrimonio Le Mans ’66 La mafia non è più quella di una volta Il traditore Green book Panama papers
Paola Gozzi
Dolor y gloria Il traditore Ritratto della giovane in fiamme La vita invisibile di Euridice Gusmao L’ufficiale e la spia Un giorno di pioggia a New York Belle époque Joker C’era una volta a Hollywood Il corriere
Maurizio Beretta
I Fratelli Sisters Joker The Irishman Dolor y gloria Il traditore
Lorenza Braghieri
Dolor y gloria L’ufficiale e la spia The farewell Ritratto della giovane in fiamme C’era una volta a…Hollywood Un giorno di pioggia a New York The Irishman Belle époque Storia di un matrimonio Joker
Nicola Manuppelli
L’ufficiale e la spia The Irishman The farewell Dolor y gloria C’era una volta a…Hollywood Un giorno di pioggia a New York Ritratto della giovane in fiamme Midsommar Storia di un matrimonio Joker
Carlo ConfalonieriTOP 30 2019 diventa Top 35 2019 con l’ aggiunta di 2 grandi film polacchi, di un grande film fantastico(BORDER),del magnifico film di Ozon(GRAZIE A DIO)e del bellissimo MARRIAGE STORY. E migliori attori e attrici diventano 5 per categoria con l aggiunta di Adam Driver e Laura Dern da MARRIAGE STORY. Maestri UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK(Allen) DOLOR Y GLORIA(Almodovar) IL TRADITORE(Bellocchio) J’ACCUSE(Polanski) Streghe MIDSOMMAR(Aster) SUSPIRIA(Guadagnino) Psyco NANCY(Choe) SWALLOW(Mirabella-Davis) JOKER(Phillips) Affetti MARRIAGE STORY(Baumbach) AMANDA(Hers) SE LA STRADA POTESSE PARLARE(Jenkins) LE NOSTRE BATTAGLIE(Senez) Lgbt PLAIRE AIMERER ET COURIR VITE(Honore’) IL PRINCIPE(Munoz) RITRATTO DELLA RAGAZZA IN FIAMME(Sciamma) Solitudini 3 JOURS A QUIBERON(Atef) BURNING(Lee Chang-Dong) DUE AMICI(Garrell) UN VALZER TRA GLI SCAFFALI(Stuber) Distopici PARASITE(Bong Joon-Ho) VOX LUX(Corbet) Eccentrici I FRATELLI SISTERS(Audiard) COPIA ORIGINALE(Heller) Donne LA VITA INVISIBILE DI EURIDICE GUSMAO(Ainouz) CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?(Linklater) Epocali TESNOTA(Balagov) I FIGLI DEL FIUME GIALLO(Jia Zhangke) GRAZIE A DIO(Ozon) Elegie THE RIDER(Zhao) Family Horror LA LLORONA(Bustamante) NOI(Peele) Polacchi CORPUS CHRISTI( Komasa) MUG(Szumowska) Fantasy BORDER(Abbasi) ATTRICI Marie Baumer(3 Jours a Quiberon) Cate Blanchett(CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?) Florence Pugh(MIDSOMMAR) Darya Zovnhar(TESNOTA) Laura Dern(Marriage Story) ATTORI Antonio Banderas(DOLOR Y GLORIA) Roman Duris (LE NOSTRE BATTAGLIE) PierFrancesco Favino(IL TRADITORE) Joaquin Phoenix(JOKER) Adam Driver(Marriage Story)…
Virginia Carolfi
Dolor y gloria Parasite Rocket man Suspiria La vita invisibile di Euridice Gusmao Le Mans ’66 Il traditore Joker Ritratto della giovane in fiamme Una notte di 12 anni
Rebecca Orlandi
Suspiria C’era una volta a Hollywood Parasite Climax Midsommar Martin Eden Joker The Irishman La favorita La casa di Jack
Federica Orlandi
Avengers: Endgame C’era una volta a Hollywood Parasite Climax Midsommar Martin Eden Joker The Irishman La favorita La casa di Jack
Mirko Milani
C’era una volta a Hollywood Parasite Green book Joker Il corriere Il colpevole Belle époque La favorita L’ufficiale e la spia Il traditore Parasite
Emanuele Baldo
La casa di Jack La favorita American animals Cafarnao Il corriere Joker C’era una volta a Hollywood Green book Parasite The Irishman
Carmine Caletti
C’era una volta a Hollywood Parasite Joker Noi Green book The Irishman Midsommar Il paradiso probabilmente Che fare quando il mondo è in fiamme La favorita
Cristina e Carlo Ferrari
Green book Il traditore Joker La paranza dei bambini Martin Eden La vita invisibile di Euridice Gusmao C’era una volta a Hollywood Il corriere Blue my mind Stanlio e Ollio La favorita
Alessandro FornasariIl traditore
Green book
Joker
Parasite
Il corriere
C’era una volta a Hollywood
The Irishman
Tutti pazzi a Tel Aviv
Dilili a Parigi
La favorita
Manuel Monteverdi
Avengers: Endgame La casa di Jack Rambo Last blood Il colpevole Joker Noi Il signor Diavolo La paranza dei bambini Midsommar C’era una volta a Hollywood
Andrea Bertonazzi
L’ufficiale e la spia Parasite C’era una volta a… Hollywood Joker Il traditore Ritratto della giovane in fiamme Midsommar Il primo re I figli del fiume giallo Light of my life
Adriana Gatti
Belle époque L’ufficiale e la spia Antropocene Green book Solo cose belle Joker Stanlio e Ollio Dolor y gloria Il corriere Tutto il mio folle amore Un giorno di pioggia a New York
Fabio Baldo
Motherless Brooklyn Captive state Light of my life I Fratelli Sisters Copia originale Peterloo La favorita Serenity Il corriere La casa di Jack L’ufficiale e la spia
Francesca Fontana
La favorita Parasite C’era una volta a Hollywood Dolor y gloria Charlie Says L’ufficiale e la spia Joker Il traditore I Fratelli Sisters Martin Eden
Stefano Sampaolo
Parasite La favorita Dio è donna e si chiama Petrunia Martin Eden La casa di Jack Storia di un matrimonio C’era una volta a Hollywood Dov’è il mio corpo Il colpevole I Fratelli Sisters
Filiberto Molossi
Parasite La favorita The Irishman Joker Storia di un matrimonio C’era una volta a Hollywood L’ufficiale e la spia Il traditore Dolor y gloria La vita invisibile di Euridice Gusmao
Francesca Ferrari
Parasite L’ufficiale e la spia Ritratto della giovane in fiamme Il traditore Dolor y gloria Midsommar The farewell C’era una volta a Hollywood Suspiria Dov’è il mio corpo?
Paolo Guglielmoni
Ad Astra Avengers – Endgame C’era una volta a Hollywood The Irishman Joker I morti non muoiono Panama papers Psicomagia Il signor Diavolo Suspiria
Alessandro Zucconi
Burning Ritratto della giovane in fiamme Parasite La favorita La belle Époque Climax L’angelo del crimine Il traditore Quel giorno d’estate Ad Astra
Marco Gladiosi
Il signor Diavolo C’era una volta a Hollywood Cinque è il numero perfetto Stanlio e Ollio Non sono un assassino Il traditore Tutti pazzi a Tel Aviv Il testimone invisibile Mio fratello rincorre i dinosauri Il corriere
Amarilli Regé
Il signor Diavolo C’era una volta a Hollywood Cinque è il numero perfetto Stanlio e Ollio Non sono un assassino Il traditore Tutti pazzi a Tel Aviv Il testimone invisibile Mio fratello rincorre i dinosauri Il corriere
Enrico Bosi
Joker Il colpevole I Fratelli Sisters Green book Il corriere
Pigi Ranza
La vita invisibile di Euridice Gusmao Dolor y gloria Carmen y Lola Ritratto della giovane in fiamme Storia di un matrimonio Dove la terra trema La favorita Panama papers Diecisiete Elisa y Marcela
Enza Ranza
La vita invisibile di Euridice Gusmao Ritratto della giovane in fiamme Carmen y Lola Storia di un matrimonio Dolor y gloria Atlantique Panama papers Dove la terra trema Diecisiete La favorita
Marco Braga
Green book Rocketman Dumbo (Tim Burton) Joker C’era una volta a Hollywood Il re leone Le Mans ’66 The Irishman Il primo re Il corriere
Giuseppe Piolini
Joker C’era una volta a Hollywood Il corriere Green book Ad Astra La dea fortuna La favorita Stanlio e Ollio La paranza dei bambini Suspiria
Paola Siboni
American animals Cafarnao C’era una volta a Hollywood Dolor y gloria Un giorno di pioggia a New York Parasite Ritratto della giovane in fiamme L’età giovane Le verità Joker
Lisa Bricarello
Cena con delitto Joker The Irishman L’ospite The rider Le invisibili
Andrea Brezzi
Parasite Belle époque Ritratto della giovane in fiamme 7 sconosciuti a El Royale Anon Dolor y gloria Il traditore La favorita A.i. rising American animals
Cristina Brezzi
Parasite e Ritratto della giovane in fiamme (ex-aequo) Belle époque Il mio profilo migliore A.I. rising American animals Il traditore Stanlio e Ollio C’era una volta a Hollywood Le verità
Andrea Podini
Green book Joker Sofia Il corriere Mio fratello rincorre i dinosauri La dea fortuna Il traditore Dolor y gloria Domani è un altro giorno Il campione
Hilde Daparma
Suspiria Mio fratello rincorre i dinosauri Sofia Green book Joker Le invisibili Il corriere La dea fortuna Il traditore L’uomo del labirinto
Simona Corsi
Ricordi? Cafarnao L’ufficiale e la spia Ritratto della giovane in fiamme Beautiful boy Belle époque Il traditore Joker La vita invisibile di Euridice Gusmao Le nostre battaglie
Giuseppe Imprezzabile
C’era una volta a Hollywood Dio è donna e si chiama Petrunya Joker Martin Eden L’ospite Parasite Il paradiso probabilmente Sarah e Saleem Il signor Diavolo La vita invisibile di Euridice Gusmao
Annamaria Melchi
La dea fortuna Green book Il traditore Martin Eden Charlie says C’era una volta a Hollywood
Vittorio Fusco
La dea fortuna Dolor y gloria Cafarnao Un giorno di pioggia a New York L’ufficiale e la spia Parasite La paranza dei bambini Il corriere Joker La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Giusi Guglielmetti
Oro verde Cafarnao Beautiful boy Joker Il traditore Il primo re Le nostre battaglie Sarah e Saleem Dolor y gloria Parasite
Lia Panigari
Cafarnao Il corriere Green book Il traditore Le nostre battaglie Il primo re Oro verde La favorita Sarah e Saleem Dolor y gloria
Emilia Guglielmetti
Dolor y gloria Martin Eden Storia di un matrimonio Il traditore I morti non muoiono The Irishman Beautiful boy Joker C’era una volta a Hollywood Panama papers
Laura Arossa
La casa di Jack Suspiria Border Parasite Joker Martin Eden Dolor y gloria C’era una volta a Hollywood La favorita Ritratto della giovane in fiamme Il traditore
Luca Suzzani
Climax C’era una volta a Hollywood La casa di Jack The Irishman Joker Midsommar Il mostro di St. Pauli The Nest Il signor Diavolo Suspiria
Martina Lusardi
Star Wars – L’ascesa di Skywalker Green book Joker Parasite La favorita Storia di un matrimonio Le Mans ’66 Maria Regina di Scozia Dove la terra trema The wife
Rosaria Pescara
Il primo re Dolor y gloria C’era una volta a Hollywood Cafarnao Green book The Irishman La favorita Parasite
Emi Frattoni
Storia di un matrimonio ex – aequo Prasite C’era una volta a Hollywood I morti non muoiono I Fratelli Sisters Il traditore Una notte di 12 anni Il colpevole Green book Ricordi? Joker
Andrea Bardoneschi
Dolor y gloria e Parasite ex-aequo Storia di un matrimonio C’era una volta a Hollywood La casa di Jack Il colpevole Benvenuti a Marween I Fratelli Sisters Il primo re Vice – l’uomo nell’ombra Il traditore The Irishman
Andrea Sportelli
C’era una volta a Hollywood L’ufficiale e la spia Joker Diego Maradona Il sindaco del rione Sanità Il traditore Dolor y gloria The Irishman Il primo re Ad Astra
Daniele Fogliazza
Joker Star Wars – L’ascesa di Skywalker C’era una volta a Hollywood I Fratelli Sisters Il primo re Suspiria
Daniela Asmundo
Suspiria Parasite Green book La casa di Jack C’era una volta a Hollywood Joker Il signor Diavolo Midsommar The Nest La favorita
Gianluca Groppi
Parasite Burning Joker La favorita L’ufficiale e la spia I figli del fiume giallo Il signor Diavolo Cena con delitto Il colpevole
Annalisa Bendelli
Burning Un giorno di pioggia a New York Ricordi? Martin Eden Copia originale Le invisibili L’ospite La favorita
Marco Battaglia
Climax C’era una volta a Hollywood Joker Che fare quando il mondo è in fiamme Storia di un matrimonio Green Book Parasite Midsommar The Irishman
Fabrizio Milani
Ricordi? Suspiria CLIMAX Un altra vita (MUG) Joker La Casa di Jack Midsommar Border Il colpevole Star Wars- l’ascesa di Skywalker
Fontana Franco
Joker Il traditore C’era una volta a Holliwoo L’ufficiale e la spia La vita invisibile di Euridice Gusmao La mafia non e’ piu’ quella di una volta Dolor y gloria Green book La dea fortuna Un giorno di pioggia a New York
Marco Botti
Dolor y Gloria Rude Boy: The story of Trojan Records The Irishmen C’era una volta ad Hollywood Psicomagia – Un’arte per guarire
Roberto Albanesi
Joker C’era una volta ad Hollywood Sobibor Parasite Suspiria Midsommar La paranza dei Bambini
Alessia Bessi
°Storia di un matrimonio °Che fare quando il mondo è in fiamme °Joker (ex aequo) Il traditore Midsommar Dolor y gloria Climax C’era una volta a Hollywood The Irishman La Favorita Green Book Cena con delitto Martin Eden
Piero Anselmi
Ad Astra C’era una volta a Hollywood Fratelli Sister Joker Parasite Stanlio e Ollio Cafarnao Detour
Mino Manni
Joker
L’ufficiale e la spia
Alice e Roberto Botti
Joker Ad Astra Il corriere Green book
Patrick Cordani
Joker
Michele Tagliaferri
Joker
Il Grande salto
C’era una volta a Hollywood
Il Corriere
Le Verita’
Oreste
Joker Green book Cafarnao The farewell Momenti di trascurabile felicità Parasite Paranza dei bambini Sarah e Saleem Sir cenerentola a Mumbai Downton Abbey
Antonio
Ricordi? Ex-aequo con La belle Époque e con Ritratto della giovane in fiamme
Cafarnao
Joker
Il traditore
La favorita
L’ufficiale e la spia
Il colpevole
Oro verde
La vita invisibile di Euridice Gusmao
Parasite
Midsommar
Ceccoin ordine alfabetico
Ad Astra
Cafarnao
C’era una volta a Hollywood
Il Colpevole (the guilty)
La favorita
I Fratelli Sisters
Joker
Midsommar
The Nest
Parasite
Ricordi?
Il traditore
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1917 regia di Sam Mendes – recensione di Stefania De Zorzi
Sam Mendes è un regista relativamente poco prolifico, da cui tuttavia lo spettatore può attendersi un’interpretazione sempre originale dei canoni di genere: in 1917 non tradisce le aspettative, e confeziona un film tanto straordinario dal punto di vista formale, quanto essenziale fino alla scarnificazione nella trama e nei dialoghi.
Due caporali dell’esercito inglese, William Schofield/George MacKay e Tom Blake/Dean-Charles Chapman, di stanza in Francia nel 1917, ricevono dal generale Erinmore/Colin Firth l’ingrato compito di consegnare al colonnello MacKenzie/Benedict Cumberbatch il dispaccio contenente l’ordine di sospendere un attacco in forze contro i tedeschi, che si rivelerebbe una trappola mortale per 1600 uomini. Per portare a termine la loro missione, i due soldati devono attraversare nell’arco di poche ore una “terra di nessuno” irta di insidie.
Mendes gira tutto il film dando la parvenza di un piano sequenza ininterrotto, in cui la macchina da presa non cessa (quasi) mai di seguire i suoi protagonisti, con un unico stacco poco oltre la metà: in realtà, come dichiarato dal regista, ci sono dei raccordi fra alcune inquadrature, che rimangono però invisibili agli occhi del pubblico. La tecnica è volta a creare diversi effetti: l’immersione totalizzante dello spettatore nella vicenda è quello forse più evidente, anche se non è da meno il gioco emotivo fra l’intensità dei primi piani sui volti dei personaggi, e l’allontanamento progressivo usando campi medi e lunghi che svelano il mondo attorno a loro, in una prospettiva che muta continuamente dal soggettivo all’oggettivo e ritorno.
Il risultato finale è quello di un videogioco estremamente sofisticato in cui i personaggi devono affrontare vari livelli, dall’Inferno dantesco delle trincee abbandonate, da cui spuntano i volti e gli arti dei cadaveri semi-sepolti nel fango, al cascinale dall’aria sinistra, al paese in fiamme, e così via fino all’ultimo, sospirato traguardo rappresentato dal raggiungimento del battaglione Devon al di là della foresta.
Luci e colori, in una commistione di richiami pittorici e tecnologici, esasperano gli effetti drammatici e un senso complessivo di irrealtà, fra il verde saturo dei campi, il bianco accecante della sabbia, il chiaroscuro denso di pericoli mortali della città invasa dai tedeschi.
Si rimane ammirati dal virtuosismo con cui Mendes dirige questa sorta di sparatutto, in cui la macchina da presa ruota attorno ai protagonisti per leggerne le emozioni o invece per focalizzarsi su un potenziale pericolo, così da dare la sensazione allo spettatore di indossare un visore tridimensionale di realtà virtuale. Al tempo stesso l’estrema semplificazione della storia e della sceneggiatura può dare adito a qualche perplessità.
Seppure il tema e la tecnica immersiva lo accomunino a Nolan, Mendes è più dalle parti di Mad Max: Fury Road, che di Dunkirk: privilegia in modo netto la forma rispetto alla sostanza, forse perché sulle due guerre mondiali è già stato detto tanto, che nel 2020 non è importante ciò che si dice sull’argomento, quanto il modo in cui lo si fa.
Il cast annovera protagonisti bravi ma semi-sconosciuti, per scelta registica, così da non influenzare le aspettative del pubblico rispetto al carico evocativo di nomi molto noti, mentre gli attori famosi rimangono come contorno di lusso.
Alcuni momenti spiccano sopra agli altri: l’interminabile attraversamento iniziale della trincea claustrofobica e serpeggiante, affollata di uomini ammassati gli uni sugli altri (qui il precedente di Birdman è evidente), così come la malinconica, emozionante ballata cantata nella foresta: perché se la trama è scarna, il pathos e la partecipazione agli eventi narrati non mancano affatto.
Film da vedere, assolutamente al cinema.
L’ufficiale e la spia di Roman Polanski recensione di Stefania De Zorzi
Ogni democrazia ha i suoi momenti oscuri, in cui i diritti dell’uomo vengono negati e l’ingiustizia perpetrata, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali: “L’ufficiale e la spia”, l’ultimo film diretto da Roman Polanski e co-sceneggiato con Robert Harris, autore del libro omonimo, è imperniato sull’affare Dreyfus, che evidenziò l’anti-semitismo latente in Francia alla fine dell’Ottocento.
E’ il gennaio 1895, e il capitano alsaziano di origini ebree Alfred Dreyfus/Louis Garrel viene condannato per alto tradimento alla deportazione sulla remota Isola del Diavolo: il tenente colonnello Marie-Georges Picquart/Jean Dujardin, promosso per l’occasione a capo dell’Ufficio Statistiche, copertura ai servizi segreti francesi, indaga su sospetti scambi di corrispondenza fra l’addetto militare tedesco in Francia e una spia, portando alla luce la fragilità del castello di prove su cui il tribunale militare si era basato per decretare la colpevolezza di Dreyfus.
Polanski passa dal campo lungo dell’ampio cortile dell’Ecole Militaire di Parigi, in cui Dreyfus viene degradato e umiliato di fronte a una folla di soldati dai volti indistinguibili, a un picnic sull’erba in stile impressionista, a piani sequenza in cui la cinepresa segue il protagonista attraverso corridoi bui e polverosi, o all’interno di appartamenti eleganti e decadenti.
Il film è un piacere per gli occhi, per i movimenti di macchina così come per l’attenzione meticolosa alla ricostruzione degli ambienti, dei costumi, dei volti ritratti dalle foto e dalle illustrazioni dell’epoca, ma non solo: è un thriller dal ritmo serrato, in cui poliziotti ed agenti segreti utilizzano in modo pionieristico appostamenti, fotografie a distanza, ricatti a sfondo sessuale, perizie calligrafiche scientificamente (in)fondate per giungere alla verità o al contrario per forzarla e manipolarla.
E’ anche la storia del ruolo svolto dall’informazione e dagli intellettuali (in questo momento storico viene pubblicato il famoso “J’accuse” di Zola sul quotidiano L’Aurore) rispetto alle macchinazioni di un’élite militare e giudiziaria disposta a tutto per occultare i propri sbagli, frutto di pregiudizi radicati: ed è soprattutto la rivelazione di un sentimento anti-semita frutto di invidia e di un antico rancore che corrode, talvolta in modo inconsapevole, gli animi sia dei potenti che di buona parte del popolo francese all’epoca della Terza Repubblica.
Polanski intreccia con consumata maestria alcuni dei temi già affrontati nel suo cinema precedente: il passato come richiamo doloroso e inquietante al presente, i demoni serpeggianti sotto il perbenismo ipocrita, la civiltà che si frantuma in situazioni kafkiane.
Il protagonista Dujardin primeggia su tutto il cast, con un’interpretazione misurata e appassionata al tempo stesso; supportato egregiamente dagli odiosi generali Gonse/Hervé Pierre e Billot/Vincent Grasse, così come dall’ambiguo maggiore Henry/Grégory Gadebois, o ancora dal cialtronesco Bertillon/Mathieu Amalric.
Girato in modo preciso senza pedanteria, talentuoso senza auto-compiacimento: sicuramente uno dei migliori film dell’ann
novembre 28, 2019 at 11:04 am alphavillepc2 Lascia un commento
Joker – Un manifesto rabbioso e mirabile di cinema anti sistema – recnsione di Marco Zanini
Anno: 2019
Titolo originale: Joker
Paese di produzione: USA
Genere: drammatico, thriller
Regia: Todd Phillips
Produttore: Bradley Cooper, Todd Phillips, Emma Tillinger Koskoff
Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Bill Camp, Shea Whigham, Marc Maron, Douglas Hodge, Leigh Gill, Josh Pais, Brian Tyree – Henry, Dante Pereira Olson
Nella Gotham City del 1981 Arthur Fleck si guadagna da vivere facendo il pagliaccio, ma il suo sogno è diventare un comico e avere successo come il suo idolo Murray Franklin, conduttore di un programma televisivo. Arthur vive con la madre Penny, è depresso da anni e soffre anche di un disturbo che gli scatena improvvisi eccessi di risa. Nonostante questo e il suo desiderio di diventare cabarettista, è privo di qualsiasi talento comico e la sua figura trasmette per lo più tristezza. Quando Thomas Wayne si candida sindaco, mentre vengono tagliati i fondi per l’assistenza sociale, Fleck si trova totalmente abbandonato ed alienato. La situazione precipiterà sempre di più, ma nonostante le difficoltà riuscirà a risvegliare dentro di sé un coraggio oscuro che finalmente darà un senso alla sua vita.
Il Joker è diventato ormai un’icona, non solo delle vignette, ma anche del grande schermo. Tutto questo grazie anche agli straordinari interpreti che ne hanno vestito i panni, a partire da Jack Nicholson, passando per Heath Ledger, per arrivare a Jared Leto. Joaquin Phoenix non è stato da meno e il suo villain pittato, grazie al lavoro di sceneggiatura e regia di Todd Phillips, vanta una profondità mai vista prima.

Se quello che siamo sempre stati abituati a vedere di Joker è la sua natura terroristica bidimensionale e manichea, con questo spin off apocrifo rispetto alla saga DC, abbiamo il ritratto di un individuo pericoloso ed instabile creato da una situazione familiare disastrosa e da un passato a lui sconosciuto, continuamente vessato o ignorato dalla società. Phillips senza paura utilizza un personaggio storicamente etichettato in negativo dal pubblico per evidenziare l’atavico disinteresse che il nostro sistema nutre nei confronti dei diversi e le discriminazioni verso i malati di mente, considerati come l’ultima ruota del carro. Joker prima di diventare il re di quella Gotham oscura e immersa nel fuoco e nelle urla del terrore, è un clown che viene picchiato dai ragazzini e dagli yuppies, vittima di abusi minorili, inconsapevole della sua condizione infantile e costretto a vivere senza uno specialista con cui poter parlare. Thomas Wayne, padre di Bruce – Batman, è un miliardario senza scrupoli, devoto solo alla sua ricchezza e pronto ad incrementare l’odio verso gli emarginati. Dopo questo film non saremo più in grado di vedere il mito di Batman con gli stessi occhi. La Gotham in cui Arthur Fleck cade e si rialza per diventare simbolo degli indesiderati è una città sporca, opprimente e puzzolente, inquadrata perfettamente da una fotografia che ne risalta gli antri meno confortevoli e allegri. Metropolitane oscure in odore di omicidio, scalinate infinite e desolanti, vicoli pieni di spazzatura bagnata. Phillips tende i fili di uno spettacolo tetro e raramente così negativo nella storia dei supereroi, ma di fatto questo Joker del mondo dei supereroi non ha quasi niente. Bruce Wayne non è ancora Batman, è solo un infante, ma ha il suo primo incontro con quello che diventerà uno dei suoi nemici più famosi, che cercherà per giunta, con un’azione folle e scriteriata, di fargli capire di non essere dalla parte del torto.
La regia, portata a compimento da un cineasta che fino ad oggi aveva vissuto per lo più di commedie (suoi i vari Una Notte Da Leoni, insieme ai divertenti Old School e Starsky & Hutch), sorprende e confeziona un film di spessore tecnico e di contenuti, capace di andare dritto al punto in maniera incredibilmente genuina e umana. Il confronto tra Arthur e Thomas Wayne, così come il finale nello studio televisivo di Murray Franklin, diventano immediatamente scene da manuale del cinema anti sistema. Per quanto riguarda Joaquin Phoenix, siamo al cospetto della prova principe di un mostro della recitazione, in ginocchio di fronte al volere della telecamera che ne mette in scena la struggente espressività e la sconvolgente fisicità contorta e spolpata. Un passo più in là di V Per Vendetta, Joker brucia sulle nostre retine una vendetta intima ed emozionante nei confronti del nostro mondo ingiusto che viene messo di fronte a due verità: o si cambia al principio o le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Zanini Marco
JOKER di Todd Phillips recensione di Carlo Confalonieri

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Ad Astra di James Gray recensione di Stefania De Zorzi.
Impavido, vulnerabile, il volto stropicciato dagli anni: in contrapposizione ai teen-ager dotati di super-poteri, Brad Pitt segna il ritorno dell’eroe adulto e minato da umane fragilità in “Ad Astra”, film diretto e in parte sceneggiato dal talentuoso James Gray.
In un futuro prossimo, Roy McBride/Pitt è l’astronauta prescelto dal Comando Spaziale degli Stati Uniti per andare su Marte e da lì inviare un messaggio fino a Nettuno. Fra gli anelli del lontano pianeta orbita l’astronave del Progetto Lima, guidata trent’anni prima dal padre di Roy, H. Clifford Mc Bride/Tommy Lee Jones, e da essa si irradia un “picco” che provoca devastanti tempeste elettriche sulla Terra.
Il film è la storia di un viaggio, tema tipico della fantascienza classica: dalla Terra alla Luna, poi su Marte, fino al remoto Nettuno, ai confini del sistema solare; attraverso l’avventura interplanetaria si rivela anche il percorso interiore del protagonista, abbandonato dal padre in nome della scienza quando era ancora un adolescente.
Il primo tempo scorre fluido, con soggettive vertiginose da un’impossibile torre di metallo alta chilometri, o sospesi nel vuoto cosmico, fuori dal comfort protettivo e claustrofobico della navicella. James Gray realizza una fantascienza dall’impianto realistico, e dà il meglio di sé nelle sequenze esplorative e avventurose, come nella rincorsa dei rover sulla Luna, o nell’ingresso carico di tensione nella stazione spaziale norvegese. Gli astronauti perdono temporaneamente volto, mentre il visore diventa lo specchio deformante di ciò che li circonda. E’ il futuro, ma non troppo distante: le astronavi mantengono le forme riconoscibili di razzi e capsule, mentre sulla Luna l’uomo ha ricostruito, ironicamente, una banale attrazione turistica simile a tante altre sulla Terra, con gadget e centri commerciali.
Fin qui tutto bene: peccato che nella seconda parte il ritmo rallenti vistosamente, fra i verbosi flussi di coscienza del protagonista e l’incontro con la tanto sospirata figura paterna, che dovrebbe essere commovente, e invece risulta quasi grottesco. Gray nega ogni sorpresa allo spettatore sia nella trama che nella psicologia dei personaggi, affogando l’avventura spaziale in un imbarazzante e scontato apologo morale.
E’ un film che ricorda Two-face, il personaggio del fumetto di Batman, per metà bello e per metà sfigurato, su cui pronunciare un giudizio complessivo risulta difficile. Per fortuna che c’è Brad Pitt, il cui viso affascinante e mobile è ripreso in intensi primi piani dall’inizio alla fine: in modo ridondante e irresistibile.
– E poi c’è Katherine – di Nisha Ganatra recensione di Stefania De Zorzi
Ogni epoca ha i suoi giullari, che intrattengono il popolo con scherzi sofisticati o grevi, spietati tanto con le cattive abitudini del loro tempo che con le proprie debolezze, in auge o presto in disgrazia a seconda dei mutevoli gusti del pubblico.
“E poi c’è Katherine” ha come protagonista un giullare contemporaneo, Katherine Newbury/Emma Thompson, dispotica conduttrice di un noto talk show che i responsabili del network, a causa del calo di ascolti, hanno deciso di sostituire a fine stagione. L’unica speranza per lei di rimanere è quella di rivitalizzare forme e contenuti di uno spettacolo fiacco e invecchiato, così da riguadagnare i favori popolari: ne sarà fautrice la neo-assunta Molly Patel/Mandy Kailing, dotata di un insospettato talento comico e soprattutto di uno sguardo “esterno” rispetto ad un mondo televisivo troppo ripiegato su se stesso.
Nisha Ganatra dirige una commedia brillante, che mette alla berlina le idiozie virali dei social e la volgarità di bassa lega di certi comici di successo, ma anche la rigidità sterile di chi disprezza il proprio tempo dall’alto di standard così elevati, da divenire astratti e noiosi. La regista è brava a evidenziare le contraddizioni della cultura occidentale in pieno ventunesimo secolo: la squadra degli autori è tutta al maschile per espressa volontà di Katherine, che odia lavorare con altre esponenti del sesso femminile; allo stesso modo Molly viene assunta non per le proprie competenze o capacità, ma solo perché donna, e di chiare ascendenze indiane. Il sesso, l’età, il colore della pelle sono armi a doppio taglio in una società che ama mostrarsi migliore di quello che è.
La sceneggiatura, scritta dalla co-protagonista Mandy Kailing, mescola con arguzia “Il diavolo veste Prada” (sebbene il personaggio di Katherine sia visto in chiave più comica rispetto alla temibile Miranda Priestly), “Ugly Betty” (America Ferrera e Mandy Kailing condividono fisicità prorompente, dolce determinazione, abbigliamento anti-convenzionale) e “The Office”, negli scambi cialtroneschi fra colleghi.
Dialoghi scoppiettanti e situazioni al limite del surreale si inanellano per buona parte del film a ritmo serrato, scivolando nel secondo tempo verso un finale un po’ prevedibile. Tutto il cast è strepitoso, dalla divina Emma Thompson (in lingua originale l’accento British esalta lo snobismo ironico del personaggio) alla simpatica Mandy Kailing, fino all’irresistibile squadra di autori, capitanata da Tom Campbell/Reid Scott e Charlie Fain/Hugh Dancy: le sequenze in sala riunioni sono da antologia, fra le più spassose viste al cinema negli ultimi anni.
settembre 20, 2019 at 7:01 PM alphavillepc2 Lascia un commento
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