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Richard Jewell di Clint Eastwood recensione di Stefania De Zorzi

Centennial Olympic Park di Atlanta, 27 luglio 1996: durante un concerto affollato di spettatori, la guardia giurata Richard Jewell nota uno zaino ingombrante dall’aria sospetta sotto una panca, e chiama una squadra di intervento. Lo zaino contiene una bomba che esplode dopo alcuni minuti causando morti e feriti, ma la pronta segnalazione di Jewell permette di evacuare buona parte dell’area, riducendo il numero delle potenziali vittime. Acclamato come un eroe per i tre giorni successivi, Jewell diventa subito dopo un improbabile colpevole agli occhi dell’FBI e dell’opinione pubblica, con il supporto di una feroce quanto dissennata campagna stampa. Clint Eastwood parte anche qui, come in “Ore 15:17 – Attacco al treno”, da un fatto di cronaca: ci sono temi e aspetti comuni ai due film, che sono al tempo stesso assai distanti fra loro. L’attentato terroristico, i protagonisti dall’animo candido ed eroico, una rappresentazione mimetica della realtà: le analogie fra le due opere si fermano qui. Perché Richard Jewell/Paul Walter Hauser, aspirante poliziotto sovrappeso, dal fiuto infallibile coniugato per sua sfortuna ad un animo semplice e fanciullesco, ha una statura drammatica totalmente assente nei protagonisti del film precedente: “Radar”, come lo soprannomina affettuosamente il suo avvocato Watson Bryant/Sam Rockwell, è un eroe nella sostanza ma non nella forma, in quanto obeso, devoto alla mamma Bobi / Kathy Bates, e immune per sua natura a certe convenzioni sociali e professionali. Così che i segugi dell’FBI, capeggiati da Tom Shaw/Jon Hamm, tanto affascinante quanto cieco nel perseguire i propri pregiudizi, lo mettono sotto inchiesta con la complicità dei media, incarnati nella sgradevole figura della giornalista Kathy Scruggs/Olivia Wilde. La regia di Eastwood è asciutta, non lascia spazio al superfluo, e ben sorretta dall’ottima sceneggiatura di Billy Ray. Si intravede chiaramente il cipiglio di Clint: contro il giornalismo sensazionalista ai limiti del meretricio, e contro il Bureau, di cui vengono messi alla berlina i metodi tanto in auge nelle serie TV contemporanee. Il profilo dello psicopatico frustrato è un’etichetta appiccicata con superficialità, senza nessuna indagine approfondita su semplici fatti, mentre gli agenti si affannano a requisire e catalogare le vaschette per conservare il cibo e l’aspirapolvere di casa. E’ un film potente, che ritrae un sistema di informazione volgare e denigratorio, e una (in)giustizia grottesca con echi kafkiani. Malgrado ciò lo spettatore si indigna ma non si deprime mai, grazie alla simpatia e alla forza interiore dei protagonisti “buoni”, dal combattivo e pragmatico Sam Rockwell, lontano dai modelli stilizzati e saccenti degli avvocati televisivi, alla mamma Kathy Bates, preoccupata della sorte dei suoi Tupperware, allo straordinario Paul Walter Hauser, ingenuo ma non stupido, obeso eppure felice. Eastwood ultra-ottantenne ci sorprende ancora, a dispetto di eventuali pregiudizi nei confronti delle capacità mentali e artistiche di chi ha superato una certa età.

ottobre 19, 2020 at 11:47 am alphavillepc2 Lascia un commento

5 è il numero perfetto di Igor Tuvari – recensione di Stefania De Zorzi

5 numero

 

Per chi pensa che i cine-comics siano tabù per il cinema italiano, principalmente per questioni di budget, “5 è il numero perfetto” rappresenta una felice eccezione. Igort, pseudonimo di Igor Tuvari, dirige con piglio sicuro un noir partenopeo tratto dall’omonima graphic novel, da lui stesso scritta e illustrata nel 2002, in cui la povertà degli effetti speciali è giocata con intelligenza come citazione e omaggio ai fumetti e ad un certo cinema “pulp” anni Settanta.
Toni Servillo/Peppino Lo Cicero, ex-sicario in pensione al soldo della camorra, si rimette in gioco quando il figlio Lorenzo Lancellotti/Nino viene ucciso a tradimento: la morte del giovane innesca una vendetta sanguinosa, grazie a cui Peppino ha modo di riavvicinarsi a una sua vecchia fiamma, la devota Valeria Golino/Rita, fiancheggiato nella sua personale battaglia dall’amico di sempre, Carlo Buccirosso/Totò O’ Macellaio.
Il film mescola richiami visivi a “Dick Tracy” nelle fattezze esasperate, quasi caricaturali, dei protagonisti criminali, così come a “Sin City” nelle silhouette in chiaroscuro (necessariamente semplificate, per ragioni di costo) e nell’uso accentuato della voce narrante, passando attraverso la Napoli verace, nel linguaggio e nello spirito, di anime nere o ingenue ritratte alla maniera dei Manetti Bros.
Igort, nella duplice veste di sceneggiatore e regista, non si limita a richiamare suggestioni altrui, ma introduce palazzi grandiosi e diroccati fotografati da NicolaJ Bruel come una quinta da pittura metafisica, o ancora interni piccolo-borghesi e dettagli d’epoca, che lo spettatore con qualche anno in più si può divertire a riconoscere.
La trama non è particolarmente originale, e la svolta finale della storia è ampiamente annunciata, anche se viene in buona parte riscattata da dialoghi e situazioni a cavallo fra tragedia e ironia (irresistibile la rievocazione del padre di Peppino, e le sue considerazioni filosofico-morali sull’Uomo Gatto).
Nel complesso è un buon film, malgrado qualche caduta di ritmo nella parte finale, alla cui riuscita contribuiscono non poco le interpretazioni di Servillo e Buccirosso, al solito eccellenti, coadiuvati da una Golino abbastanza convincente, e da una serie di bravi comprimari.

aprile 7, 2020 at 1:24 PM alphavillepc2 1 commento

IL PROFESSORE E IL PAZZO regia di Farhad Safinia – recensione di Stefania de Zorzi

pazzo

 

“Il professore e il pazzo” è il bel titolo del film ispirato a una storia (vera) strana e affascinante, che si dipana lungo un arco di diversi anni nell’Inghilterra vittoriana. Nel 1872 il professor James Murray/Mel Gibson, linguista esperto seppure privo di titoli accademici, viene incaricato della stesura dell’Oxford Dictionary of English Language. L’opera è immane, anche perché bisogna tracciare la storia di ogni parola nelle sue sfumature ed accezioni attraverso i secoli:  un aiuto insperato arriva da William Chester Minor/Sean Penn, ufficiale e medico americano, nonché lettore onnivoro, rinchiuso per omicidio in un manicomio criminale.

Protagonista del film è il logos, la parola intesa come Verbo, principio organizzatore della realtà: Murray cerca disperatamente di catalogare e classificare una materia che per sua natura è dinamica, inafferrabile nel suo continuo mutamento, intessuta di strati sovrapposti attraverso i secoli. Chester Minor, vittima di allucinazioni e di trattamenti psichiatrici improntati di volta in volta a considerazioni umanitarie o alla barbarie sperimentale, coglie nella parola il potere di evadere da una realtà crudele e da se stesso. Nasce così un’amicizia bella e complicata fra il professore erudito e il pazzo depositario di un prodigioso sapere letterario: relazione che nel film risulta più credibile e meno incline a scivoloni melodrammatici rispetto alla storia d’amore, che determina una tragica svolta della trama nella seconda parte.
Il soggetto è interessante, sorretto da buoni dialoghi (nel primo tempo almeno, mentre il secondo si dilunga in eccessi patetici e dispute accademiche) e da attori formidabili (non solo Gibson e Penn, ma anche Natalie Dormer nei panni della vedova Merritt). Cast e sceneggiatura compensano la regia un po’ opaca di P.B. Shemran (pseudonimo di Farhad Safinia), meticoloso e di buone intenzioni, ma a tratti pedante come i filologi avversi a Murray.
Rimane comunque un film da vedere, godendo dei risvolti di una storia in cui l’assenza della tecnologia spicca rispetto al genio e alla paziente e ossessiva dedizione dei protagonisti.
E’ di conforto il messaggio del perdono che vince sul desiderio di vendetta, in controtendenza rispetto alla logica spietata da codice di Hammurabi di molto cinema contemporaneo.

marzo 27, 2020 at 2:04 PM alphavillepc2 Lascia un commento

ALPHAVILLE OSCARS 2020

OSCARS

Non siamo i soli a sostenere, qui ad Alphaville, che il 2019 sia stata una grande annata per il cinema. 

Lo conferma la folta e convinta partecipazione degli “alphavillers”, mai così numerosi come quest’anno. 

Per render conto della ricchezza di stimoli e proposte provenienti dai film dello scorso anno, abbiamo deciso di riportare le prime venti posizioni (di solito ci limitavamo a dieci)

Chiunque scorrendo queste liste potrà scoprire titoli che gli erano sfuggiti e che val la pena recuperare, e nutrire in questo modo l’infinita curiosità e fame di immagini che caratterizza ogni buon vero cinefilo.

Un amico osservava  che gli Oscar di Alphaville sono in realtà molto più credibili di quelli di Los Angeles, perché non ci sono retroscena ed interessi di sorta.

Ci piace pensare che abbia ragione anche perché qui davvero la sola ragione di essere di questa classifica è la passione per il cinema e il piacere di condividerla con più persone possibili.

 

Classifica definitiva:

 

 

1  Joker

2  C’era una volta a… Hollywood

3   Il traditore

     Parasite

4   La favorita

5   Green book

6   The Irishman

7   L’ ufficiale e la spia

8   Il corriere

9   Midsommar

10 La casa di Jack

11 Il colpevole

      Martin Eden

12  Suspiria

13  Ritratto della giovane in fiamme

Storia di un

matrimonio

14  La vita invisibile di Euridice Gusmao

15  I Fratelli Sisters

16  Un giorno di pioggia a New York

Il primo re

17  Il signor Diavolo

18  Ad Astra

      Cafarnao

      La belle Époque

      Climax

19  Ricordi?

      La paranza dei

      bambini

20 I morti non

       muoiono

 

 

Alberto Merli

 

C’era una volta Hollywood

The mule

La favorita

I fratelli Sisters

Joker

Le Mans ’66

Martin Eden

Il sindaco del rione Sanità

Il traditore

Green book

 

Paolo Ligutti

 

Parasite

The Irishman

Ritratto della giovane in fiamme

C’era una volta a Hollywood

Midsommar

Il traditore

L’ufficiale e la spia

La favorita

 

Marco Zanini

 

Cena con delitto

Joker

Oro verde

La favorita

I morti non muoiono

Avengers: Endgame

It – capitolo due

Parasite

C’era una volta a Hollywood

Il corriere

 

Stefania Guardincerri

 

Martin Eden

C’era una volta a Hollywood

Un giorno di pioggia a New York

L’ufficiale e la spia

Grazie a Dio

La paranza dei bambini

Dolor y gloria

Parasite

 

Stefania De Zorzi

 

L’ufficiale e la spia

Green Book

La favorita

Il traditore

Le Mans 66

Il colpevole

Dolor y Gloria

Avengers – Endgame

Captain Marvel

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

Oro verde

 

Virginia Politi

 

Joker

Charlie Says

Il traditore

Green Book

Parasite

Un giorno di pioggia a New York

La dea fortuna

Dolor y Gloria

C’era una volta a Hollywood

Downton Abbey

 

Barbara Belzini

 

Parasite

La favorita

La casa di Jack

Climax

Oro verde

Ricordi?

Dolor y Gloria

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Il traditore

Noi

La Belle Epoque

 

Andrea Regondi

 

Joker

C’era una volta a Hollywood

Yesterday

Noi

Midsommar

La casa di Jack

I morti non muoiono

Ad Astra

Rocketman

La favorita

 

Angela Vai

 

Parasite

Joker

I figli del fiume giallo

Le invisibili

Dio è donna e si chiama Petrunia

Tesnota

Peterloo

L’ufficiale e la spia

Tutti pazzi a Tel Aviv

La dea fortuna

La vita invisibile di Euridice Gusmao

 

Eolo Willy Davoli

 

Parasite

Midsommar

Green Book

Border

I fratelli Sister

Stanlio e Ollio

I morti non muoiono

Copia originale

Il signor Diavolo

 

Vittoria Rossi

 

Joker

C’era una volta a Hollywood

Parasite

Il colpevole

Pinocchio

La favorita

Storia di un matrimonio

Noi

I morti non muoiono

Martin Eden

 

Claudio Polloni

 

The Irishman

Joker

Green Book

The Report

Il corriere

The King

L’ufficiale e la spia

Diego Maradona

Ad Astra

Pinocchio

 

Jonathan Fagioli

 

The Irishman

Storia di un matrimonio

L’ufficiale e la spia

Joker

Parasite

Dolor y Gloria

Downton Abbey

Green Book

Il traditore

La belle Epoque

 

Paolo Romani

 

Joker

C’era una volta a Hollywood

Il corriere

Doctor Sleep

3 from hell

Il signor Diavolo

Charlie Says

The Irishman

Il colpevole

Ad Astra

 

Silvia Signaroldi

 

Il colpevole

La favorita

Ricordi?

Green Book

La casa di Jack

Il traditore

Joker

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

Tutti pazzi a Tel  Aviv

 

Chiara Granata

 

Climax

Border

Una notte di 12 anni

La casa di Jack

What is democracy

Il traditore

Martin Eden

Selfie

 

Federico Cristalli

 

La casa di Jack

The Irishman

C’era una volta a Hollywood

Il traditore

La vita invisibile di Euridice Gusmao

La mafia non è più quella di una volta

Midsommar

Dolor y Gloria

L’ufficiale e la spia

Il colpevole

Apocalypse now final cut

Burning

 

Piero Verani

 

Joker

The Irishman

I fratelli Sisters

La favorita

Parasite

C’era una volta a Hollywood

Suspiria

I figli del fiume giallo

Il traditore

La paranza dei bambini

 

Emiliano Borlenghi

 

Western stars

Joker

Il corriere

Martin Eden

C’era una volta a…Hollywood

Il primo re

Star wars – L’ascesa di Skywalker

Le Mans ’66

Rocketman

 

Umberto Gardella

 

La casa di Jack

La favorita

Joker

I Fratelli Sisters

Ricordi?

C’era una volta a…Hollywood

La paranza dei bambini

Il colpevole

Il traditore

Toy Story 4

 

Roberta Bravi

 

La casa di Jack

Dolor y gloria

La favorita

Joker

Martin Eden

Ricordi?

L’ufficiale e la spia

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Una notte di 12 anni

Border

Il colpevole

Un’altra vita – Mug

 

Emanuele Pozzoli

 

Il colpevole

Un valzer tra gli scaffali

Tutti pazzi a Tel Aviv

Sarah e Saleem

Il paradiso probabilmente

Cafarnao

Nancy

 

Emiliano Raffo

 

Il corriere

Midsommar

Il signor Diavolo

The Irishman

Cena con delitto

Le Mans ’66

Rambo Last blood

Last Christmas

C’era una volta a…Hollywood

Joker

 

Gianluca Sgambuzzi

 

Joker

C’era una volta a…Hollywood

Rolling Thunder revue

Storia di un matrimonio

Gloria Bell

I figli del fiume giallo

Il colpevole

Un giorno di pioggia a New York

Old man and the gun

Toro scatenato (versione restaurata)

 

Angelo Bardini

 

Joker

Parasite

Cafarnao

L’ufficiale e la spia

Il traditore

La favorita

Tutti pazzi a Tel Aviv

C’era una volta a…Hollywood

La mafia non è più quella di una volta

Cena con delitto

 

 

Maurizio Arcari

 

C’era una volta a…Hollywood

Land

Il ritratto negato

La vita invisibile di Euridice Gusmao

L’ufficiale e la spia

Martin Eden

Suspiria

Dolor y gloria

Il paradiso probabilmente

I morti non muoiono

 

Eleonora Alberici

 

Downton Abbey

La favorita

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

I morti non muoiono

La paranza dei bambini

Il signor Diavolo

Suspiria

Il primo re

Il traditore

Midsommar

 

Giuseppina Testa

 

Noi

Climax

La casa di Jack

Burning

Midsommar

La favorita

Parasite

Storia di un matrimonio

C’era una volta a…Hollywood

The Irishman

 

Giulia Cipriani

 

The Irishman

Climax

Noi

Parasite

Midsommar

La casa di Jack

Suspiria

La favorita

Il primo re

Border

 

Ferruccio Brasi

 

Il primo re

Il corriere

Ritratto della giovane in fiamme

Joker

C’era una volta a…Hollywood

Burning

The Irishman

I Fratelli Sisters

La favorita

Le invisibili

 

 

Luigi Centenaro

 

La casa di Jack

Joker

C’era una volta a Hollywood

Suspiria

La favorita

Il primo re

Green book

Stanlio e Ollio

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

Cena con delitto

 

Carolina Amici

 

La favorita

Joker

C’era una volta a Hollywood

Dolor y gloria

Belle époque

Martin Eden

 

Andrea Canepari

 

Martin Eden

Parasite

La favorita

Dumbo

Storia di un matrimonio

Le Mans ’66

La mafia non è più quella di una volta

Il traditore

Green book

Panama papers

 

Paola Gozzi

 

Dolor y gloria

Il traditore

Ritratto della giovane in fiamme

La vita invisibile di Euridice Gusmao

L’ufficiale e la spia

Un giorno di pioggia a New York

Belle époque

Joker

C’era una volta a Hollywood

Il corriere

 

Maurizio Beretta

 

I Fratelli Sisters

Joker

The Irishman

Dolor y gloria

Il traditore

 

Lorenza Braghieri

 

Dolor y gloria

L’ufficiale e la spia

The farewell

Ritratto della giovane in fiamme

C’era una volta a…Hollywood

Un giorno di pioggia a New York

The Irishman

Belle époque

Storia di un matrimonio

Joker

 

Nicola Manuppelli

 

L’ufficiale e la spia

The Irishman

The farewell

Dolor y gloria

C’era una volta a…Hollywood

Un giorno di pioggia a New York

Ritratto della giovane in fiamme

Midsommar

Storia di un matrimonio

Joker

 

Carlo Confalonieri

TOP 30 2019 diventa Top 35 2019 con l’ aggiunta di 2 grandi film polacchi, di un grande film fantastico(BORDER),del magnifico film di Ozon(GRAZIE A DIO)e del bellissimo MARRIAGE STORY. E migliori attori e attrici diventano 5 per categoria con l aggiunta di Adam Driver e Laura Dern da MARRIAGE STORY.

Maestri UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK(Allen)

DOLOR Y GLORIA(Almodovar)

IL TRADITORE(Bellocchio)

J’ACCUSE(Polanski)

Streghe MIDSOMMAR(Aster)

SUSPIRIA(Guadagnino)

Psyco NANCY(Choe)

SWALLOW(Mirabella-Davis)

JOKER(Phillips)

Affetti MARRIAGE STORY(Baumbach)

AMANDA(Hers)

SE LA STRADA POTESSE PARLARE(Jenkins)

LE NOSTRE BATTAGLIE(Senez)

Lgbt PLAIRE AIMERER ET COURIR VITE(Honore’)

IL PRINCIPE(Munoz)

RITRATTO DELLA RAGAZZA IN FIAMME(Sciamma)

Solitudini 3 JOURS A QUIBERON(Atef)

BURNING(Lee Chang-Dong)

DUE AMICI(Garrell)

UN VALZER TRA GLI SCAFFALI(Stuber)

Distopici  PARASITE(Bong Joon-Ho)

VOX LUX(Corbet)

Eccentrici I FRATELLI SISTERS(Audiard)

COPIA ORIGINALE(Heller)

Donne LA VITA INVISIBILE DI EURIDICE GUSMAO(Ainouz)

CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?(Linklater)

Epocali TESNOTA(Balagov)

I FIGLI DEL FIUME GIALLO(Jia Zhangke)

GRAZIE A DIO(Ozon)

Elegie THE RIDER(Zhao)

Family Horror LA LLORONA(Bustamante) NOI(Peele)

Polacchi CORPUS CHRISTI( Komasa)

MUG(Szumowska)

Fantasy BORDER(Abbasi)

ATTRICI Marie Baumer(3 Jours a Quiberon)

Cate Blanchett(CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?)

Florence Pugh(MIDSOMMAR)

Darya Zovnhar(TESNOTA)

Laura Dern(Marriage Story)

ATTORI  Antonio Banderas(DOLOR Y GLORIA)

Roman Duris (LE NOSTRE BATTAGLIE)

PierFrancesco Favino(IL TRADITORE)

Joaquin Phoenix(JOKER)

Adam Driver(Marriage Story)…

 

Virginia Carolfi

 

Dolor y gloria

Parasite

Rocket man

Suspiria

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Le Mans ’66

Il traditore

Joker

Ritratto della giovane in fiamme

Una notte di 12 anni

 

Rebecca Orlandi

 

Suspiria

C’era una volta a Hollywood

Parasite

Climax

Midsommar

Martin Eden

Joker

The Irishman

La favorita

La casa di Jack

 

Federica Orlandi

 

Avengers: Endgame

C’era una volta a Hollywood

Parasite

Climax

Midsommar

Martin Eden

Joker

The Irishman

La favorita

La casa di Jack

 

Mirko Milani

 

C’era una volta a Hollywood Parasite

Green book

Joker

Il corriere

Il colpevole

Belle époque

La favorita

L’ufficiale e la spia

Il traditore

Parasite

 

Emanuele Baldo

 

La casa di Jack

La favorita

American animals

Cafarnao

Il corriere

Joker

C’era una volta a Hollywood

Green book

Parasite

The Irishman

 

Carmine Caletti

 

C’era una volta a Hollywood

Parasite

Joker

Noi

Green book

The Irishman

Midsommar

Il paradiso probabilmente

Che fare quando il mondo è in fiamme

La favorita

 

Cristina e Carlo Ferrari

 

Green book

Il traditore

Joker

La paranza dei bambini

Martin Eden

La vita invisibile di Euridice Gusmao

C’era una volta a Hollywood

Il corriere

Blue my mind

Stanlio e Ollio

La favorita

 

Alessandro Fornasari

Il traditore
Green book
Joker
Parasite
Il corriere
C’era una volta a Hollywood
The Irishman
Tutti pazzi a Tel Aviv
Dilili a Parigi
La favorita

 

Manuel Monteverdi

 

Avengers: Endgame

La casa di Jack

Rambo Last blood

Il colpevole

Joker

Noi

Il signor Diavolo

La paranza dei bambini

Midsommar

C’era una volta a Hollywood

 

Andrea Bertonazzi

 

L’ufficiale e la spia

Parasite

C’era una volta a…

Hollywood

Joker

Il traditore

Ritratto della giovane in fiamme

Midsommar

Il primo re

I figli del fiume giallo

Light of my life

 

Adriana Gatti

 

Belle époque

L’ufficiale e la spia

Antropocene

Green book

Solo cose belle

Joker

Stanlio e Ollio

Dolor y gloria

Il corriere

Tutto il mio folle amore

Un giorno di pioggia a New York

 

Fabio Baldo

 

Motherless Brooklyn

Captive state

Light of my life

I Fratelli Sisters

Copia originale

Peterloo

La favorita

Serenity

Il corriere

La casa di Jack

L’ufficiale e la spia

 

Francesca Fontana

 

La favorita

Parasite

C’era una volta a Hollywood

Dolor y gloria

Charlie Says

L’ufficiale e la spia

Joker

Il traditore

I Fratelli Sisters

Martin Eden

 

Stefano Sampaolo

 

Parasite

La favorita

Dio è donna e si chiama Petrunia

Martin Eden

La casa di Jack

Storia di un matrimonio

C’era una volta a Hollywood

Dov’è il mio corpo

Il colpevole

I Fratelli Sisters

 

Filiberto Molossi

 

Parasite

La favorita

The Irishman

Joker

Storia di un matrimonio

C’era una volta a Hollywood

L’ufficiale e la spia

Il traditore

Dolor y gloria

La vita invisibile di Euridice Gusmao

 

Francesca Ferrari

 

Parasite

L’ufficiale e la spia

Ritratto della giovane in fiamme

Il traditore

Dolor y gloria

Midsommar

The farewell

C’era una volta a Hollywood

Suspiria

Dov’è il mio corpo?

 

Paolo Guglielmoni

 

Ad Astra

Avengers – Endgame

C’era una volta a Hollywood

The Irishman

Joker

I morti non muoiono

Panama papers

Psicomagia

Il signor Diavolo

Suspiria

 

Alessandro Zucconi

 

Burning

Ritratto della giovane in fiamme

Parasite

La favorita

La belle Époque

Climax

L’angelo del crimine

Il traditore

Quel giorno d’estate

Ad Astra

 

Marco Gladiosi

 

Il signor Diavolo

C’era una volta a Hollywood

Cinque è il numero perfetto

Stanlio e Ollio

Non sono un assassino

Il traditore

Tutti pazzi a Tel Aviv

Il testimone invisibile

Mio fratello rincorre i dinosauri

Il corriere

 

Amarilli Regé

 

Il signor Diavolo

C’era una volta a Hollywood

Cinque è il numero perfetto

Stanlio e Ollio

Non sono un assassino

Il traditore

Tutti pazzi a Tel Aviv

Il testimone invisibile

Mio fratello rincorre i dinosauri

Il corriere

 

Enrico Bosi

 

Joker

Il colpevole

I Fratelli Sisters

Green book

Il corriere

 

Pigi Ranza

 

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Dolor y gloria

Carmen y Lola

Ritratto della giovane in fiamme

Storia di un matrimonio

Dove la terra trema

La favorita

Panama papers

Diecisiete

Elisa y Marcela

 

Enza Ranza

 

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Ritratto della giovane in fiamme

Carmen y Lola

Storia di un matrimonio

Dolor y gloria

Atlantique

Panama papers

Dove la terra trema

Diecisiete

La favorita

 

Marco Braga

 

Green book

Rocketman

Dumbo (Tim Burton)

Joker

C’era una volta a Hollywood

Il re leone

Le Mans ’66

The Irishman

Il primo re

Il corriere

 

Giuseppe Piolini

 

Joker

C’era una volta a Hollywood

Il corriere

Green book

Ad Astra

La dea fortuna

La favorita

Stanlio e Ollio

La paranza dei bambini

Suspiria

 

Paola Siboni

 

American animals

Cafarnao

C’era una volta a Hollywood

Dolor y gloria

Un giorno di pioggia a New York

Parasite

Ritratto della giovane in fiamme

L’età giovane

Le verità

Joker

 

Lisa Bricarello

 

Cena con delitto

Joker

The Irishman

L’ospite

The rider

Le invisibili

 

Andrea Brezzi

 

Parasite

Belle époque

Ritratto della giovane in fiamme

7 sconosciuti a El Royale

Anon

Dolor y gloria

Il traditore

La favorita

A.i. rising

American animals

 

Cristina Brezzi

 

Parasite e Ritratto della giovane in fiamme (ex-aequo)

Belle époque

Il mio profilo migliore

A.I. rising

American animals

Il traditore

Stanlio e Ollio

C’era una volta a Hollywood

Le verità

 

Andrea Podini

 

Green book

Joker

Sofia

Il corriere

Mio fratello rincorre i dinosauri

La dea fortuna

Il traditore

Dolor y gloria

Domani è un altro giorno

Il campione

 

Hilde Daparma

 

Suspiria

Mio fratello rincorre i dinosauri

Sofia

Green book

Joker

Le invisibili

Il corriere

La dea fortuna

Il traditore

L’uomo del labirinto

 

Simona Corsi

 

Ricordi?

Cafarnao

L’ufficiale e la spia

Ritratto della giovane in fiamme

Beautiful boy

Belle époque

Il traditore

Joker

La vita invisibile di Euridice Gusmao

Le nostre battaglie

 

Giuseppe Imprezzabile

 

C’era una volta a Hollywood

Dio è donna e si chiama Petrunya

Joker

Martin Eden

L’ospite

Parasite

Il paradiso probabilmente

Sarah e Saleem

Il signor Diavolo

La vita invisibile di Euridice Gusmao

 

Annamaria Melchi

 

La dea fortuna

Green book

Il traditore

Martin Eden

Charlie says

C’era una volta a Hollywood

 

Vittorio Fusco

 

La dea fortuna

Dolor y gloria

Cafarnao

Un giorno di pioggia a New York

L’ufficiale e la spia

Parasite

La paranza dei bambini

Il corriere

Joker

La famosa invasione degli orsi in Sicilia

 

Giusi Guglielmetti

 

Oro verde

Cafarnao

Beautiful boy

Joker

Il traditore

Il primo re

Le nostre battaglie

Sarah e Saleem

Dolor y gloria

Parasite

 

Lia Panigari

 

Cafarnao

Il corriere

Green book

Il traditore

Le nostre battaglie

Il primo re

Oro verde

La favorita

Sarah e Saleem

Dolor y gloria

 

Emilia Guglielmetti

 

Dolor y gloria

Martin Eden

Storia di un matrimonio

Il traditore

I morti non muoiono

The Irishman

Beautiful boy

Joker

C’era una volta a Hollywood

Panama papers

 

Laura Arossa

 

La casa di Jack

Suspiria

Border

Parasite

Joker

Martin Eden

Dolor y gloria

C’era una volta a Hollywood

La favorita

Ritratto della giovane in fiamme

Il traditore

 

 

Luca Suzzani

 

Climax

C’era una volta a Hollywood

La casa di Jack

The Irishman

Joker

Midsommar

Il mostro di St. Pauli

The Nest

Il signor Diavolo

Suspiria

 

Martina Lusardi

 

Star Wars – L’ascesa di Skywalker

Green book

Joker

Parasite

La favorita

Storia di un matrimonio

Le Mans ’66

Maria Regina di Scozia

Dove la terra trema

The wife

 

Rosaria Pescara

 

Il primo re

Dolor y gloria

C’era una volta a Hollywood

Cafarnao

Green book

The Irishman

La favorita

Parasite

 

Emi Frattoni

 

Storia di un matrimonio ex – aequo Prasite

C’era una volta a Hollywood

I morti non muoiono

I Fratelli Sisters

Il traditore

Una notte di 12 anni

Il colpevole

Green book

Ricordi?

Joker

 

Andrea Bardoneschi

 

Dolor y gloria  e Parasite  ex-aequo

Storia di un matrimonio

C’era una volta a Hollywood

La casa di Jack

Il colpevole

Benvenuti a Marween

I Fratelli Sisters

Il primo re

Vice  – l’uomo nell’ombra

Il traditore

The Irishman

 

Andrea Sportelli

 

C’era una volta a Hollywood

L’ufficiale e la spia

Joker

Diego Maradona

Il sindaco del rione Sanità

Il traditore

Dolor y gloria

The Irishman

Il primo re

Ad Astra

 

Daniele Fogliazza

 

Joker

Star Wars – L’ascesa di Skywalker

C’era una volta a Hollywood

I Fratelli Sisters

Il primo re

Suspiria

 

Daniela Asmundo

 

Suspiria

Parasite

Green book

La casa di Jack

C’era una volta a Hollywood

Joker

Il signor Diavolo

Midsommar

The Nest

La favorita

 

Gianluca Groppi

 

Parasite

Burning

Joker

La favorita

L’ufficiale e la spia

I figli del fiume giallo

Il signor Diavolo

Cena con delitto

Il colpevole

 

Annalisa Bendelli

 

Burning

Un giorno di pioggia a New York

Ricordi?

Martin Eden

Copia originale

Le invisibili

L’ospite

La favorita

 

Marco Battaglia

 

Climax

C’era una volta a Hollywood

Joker

Che fare quando il mondo è in fiamme

Storia di un matrimonio

Green Book

Parasite

Midsommar

The Irishman

 

Fabrizio Milani

 

Ricordi?

Suspiria

CLIMAX

Un altra vita (MUG)

Joker

La Casa di Jack

Midsommar

Border

Il colpevole

Star Wars- l’ascesa di Skywalker

 

Fontana Franco

 

Joker

Il traditore

C’era una volta a Holliwoo

L’ufficiale e la spia

La vita invisibile di Euridice Gusmao

La mafia non e’ piu’ quella di una volta

Dolor y gloria

Green book

La dea fortuna

Un giorno di pioggia a New York

 

Marco Botti

 

Dolor y Gloria

Rude Boy: The story of Trojan Records

The Irishmen

C’era una volta ad Hollywood

Psicomagia – Un’arte per guarire

 

Roberto Albanesi

 

Joker

C’era una volta ad Hollywood

Sobibor

Parasite

Suspiria

Midsommar

La paranza dei Bambini

 

Alessia Bessi

 

°Storia di un matrimonio

°Che fare quando il mondo è in fiamme

°Joker (ex aequo)

Il traditore

Midsommar

Dolor y gloria

Climax

C’era una volta a Hollywood

The Irishman

La Favorita

Green Book

Cena con delitto

Martin Eden

 

Piero Anselmi

 

Ad Astra

C’era una volta a Hollywood

Fratelli Sister

Joker

Parasite

Stanlio e Ollio

Cafarnao

Detour

 

Mino Manni

 

Joker

 

L’ufficiale e la spia
Il primo re
Il traditore
The Irishman
La casa di Jack
I figli del fiume giallo
Il corriere ( the mule)
Dolor y gloria
Un giorno di pioggia a NewYork

 

Alice e Roberto Botti

 

Joker

Ad Astra

Il corriere

Green book
Il traditore
Un giorno di pioggia a New York
The Irishman
It 2
Star Wars – L’ascesa di Skywalker
L’ufficiale e la spia

 

Patrick Cordani

 

Joker
Il colpevole
Sarah e Saleem
Beautiful boy
Green book

 

Michele Tagliaferri

 

Joker

 

Il Grande salto

 

C’era una volta a Hollywood

 

Il Corriere

 

Le Verita’

 

Oreste

 

Joker

Green book

Cafarnao

The farewell

Momenti di trascurabile felicità

Parasite

Paranza dei bambini

Sarah e Saleem

Sir cenerentola a Mumbai

Downton Abbey

 

Antonio

 

Ricordi? Ex-aequo con

La belle Époque  e con

Ritratto della giovane in fiamme

 

Cafarnao

 

Joker

 

Il traditore

 

La favorita

 

L’ufficiale e la spia

 

Il colpevole

 

Oro verde

 

La vita invisibile di Euridice Gusmao

 

Parasite

 

Midsommar

 

Cecco

in ordine alfabetico

 

Ad Astra

 

Cafarnao

 

C’era una volta a Hollywood

 

Il Colpevole (the guilty)

 

La favorita

 

I Fratelli Sisters

 

Joker

 

Midsommar

 

The Nest

 

Parasite

 

Ricordi?

 

Il traditore

 

 

 

 

febbraio 10, 2020 at 12:06 PM alphavillepc2 2 commenti

1917 regia di Sam Mendes – recensione di Stefania De Zorzi

1917

Sam Mendes è un regista relativamente poco prolifico, da cui tuttavia lo spettatore può attendersi un’interpretazione sempre originale dei canoni di genere: in 1917  non tradisce le aspettative, e confeziona un film tanto straordinario dal punto di vista formale, quanto essenziale fino alla scarnificazione nella trama e nei dialoghi.
Due caporali dell’esercito inglese, William Schofield/George MacKay e Tom Blake/Dean-Charles Chapman, di stanza in Francia nel 1917, ricevono dal generale Erinmore/Colin Firth l’ingrato compito di consegnare al colonnello MacKenzie/Benedict Cumberbatch il dispaccio contenente l’ordine di sospendere un attacco in forze contro i tedeschi, che si rivelerebbe una trappola mortale per 1600 uomini. Per portare a termine la loro missione, i due soldati devono attraversare nell’arco di poche ore una “terra di nessuno” irta di insidie.
Mendes gira tutto il film dando la parvenza di un piano sequenza ininterrotto, in cui la macchina da presa non cessa (quasi) mai di seguire i suoi protagonisti, con un unico stacco poco oltre la metà: in realtà, come dichiarato dal regista,  ci sono dei raccordi fra alcune inquadrature, che rimangono però invisibili agli occhi del pubblico. La tecnica è volta a creare diversi effetti: l’immersione totalizzante dello spettatore nella vicenda è quello forse più evidente, anche se non è da meno il gioco emotivo fra l’intensità dei primi piani sui volti dei personaggi, e l’allontanamento progressivo usando campi medi e lunghi che svelano il mondo attorno a loro, in una prospettiva che muta continuamente dal soggettivo all’oggettivo e ritorno.
Il risultato finale è quello di un videogioco estremamente sofisticato in cui i personaggi devono affrontare vari livelli, dall’Inferno dantesco delle trincee abbandonate, da cui spuntano i volti e gli arti dei cadaveri semi-sepolti nel fango, al cascinale dall’aria sinistra, al paese in fiamme, e così via fino all’ultimo, sospirato traguardo rappresentato dal raggiungimento del battaglione Devon al di là della foresta.
Luci e colori, in una commistione di richiami pittorici e tecnologici, esasperano gli effetti drammatici e un senso complessivo di irrealtà, fra il verde saturo dei campi, il bianco accecante della sabbia, il chiaroscuro denso di pericoli mortali della città invasa dai tedeschi.
Si rimane ammirati dal virtuosismo con cui Mendes dirige questa sorta di sparatutto, in cui la macchina da presa ruota attorno ai protagonisti per leggerne le emozioni o invece per focalizzarsi su un potenziale pericolo, così da dare la sensazione allo spettatore di indossare un visore tridimensionale di realtà virtuale. Al tempo stesso l’estrema semplificazione della storia e della sceneggiatura può dare adito a qualche perplessità.
Seppure il tema e la tecnica immersiva lo accomunino a Nolan, Mendes è più dalle parti di Mad Max: Fury Road, che di Dunkirk: privilegia in modo netto la forma rispetto alla sostanza, forse perché sulle due guerre mondiali è già stato detto tanto, che nel 2020 non è importante ciò che si dice sull’argomento, quanto il modo in cui lo si fa.
Il cast  annovera protagonisti bravi ma semi-sconosciuti, per scelta registica, così da non influenzare le aspettative del pubblico rispetto al carico evocativo di nomi molto noti, mentre gli attori famosi rimangono come contorno di lusso.
Alcuni momenti spiccano sopra agli altri: l’interminabile attraversamento iniziale della trincea claustrofobica e serpeggiante, affollata di uomini ammassati gli uni sugli altri (qui il precedente di Birdman è evidente), così come la malinconica, emozionante ballata cantata nella foresta: perché se la trama è scarna, il pathos e la partecipazione agli eventi narrati non mancano affatto.
Film da vedere, assolutamente al cinema.

 

gennaio 29, 2020 at 10:52 am alphavillepc2 2 commenti

L’ufficiale e la spia di Roman Polanski recensione di Stefania De Zorzi

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Ogni democrazia ha i suoi momenti oscuri, in cui i diritti dell’uomo vengono negati e l’ingiustizia perpetrata, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali: “L’ufficiale e la spia”, l’ultimo film diretto da Roman Polanski e co-sceneggiato con Robert Harris, autore del libro omonimo, è imperniato sull’affare Dreyfus, che evidenziò l’anti-semitismo latente in Francia alla fine dell’Ottocento.
E’ il gennaio 1895, e il capitano alsaziano di origini ebree Alfred Dreyfus/Louis Garrel viene condannato per alto tradimento alla deportazione sulla remota Isola del Diavolo: il tenente colonnello Marie-Georges Picquart/Jean Dujardin, promosso per l’occasione a capo dell’Ufficio Statistiche, copertura ai servizi segreti francesi, indaga su sospetti scambi di corrispondenza fra l’addetto militare tedesco in Francia e una spia, portando alla luce la fragilità del castello di prove su cui il tribunale militare si era basato per decretare la colpevolezza di Dreyfus.
Polanski passa dal campo lungo dell’ampio cortile dell’Ecole Militaire di Parigi, in cui Dreyfus viene degradato e umiliato di fronte a una folla di soldati dai volti indistinguibili, a un picnic sull’erba in stile impressionista, a piani sequenza in cui la cinepresa segue il protagonista attraverso corridoi bui e polverosi, o all’interno di appartamenti eleganti e decadenti.
Il film è un piacere per gli occhi, per i movimenti di macchina così come per l’attenzione meticolosa alla ricostruzione degli ambienti, dei costumi, dei volti ritratti dalle foto e dalle illustrazioni dell’epoca, ma non solo: è un thriller dal ritmo serrato, in cui poliziotti ed agenti segreti utilizzano in modo pionieristico appostamenti, fotografie a distanza, ricatti a sfondo sessuale, perizie calligrafiche scientificamente (in)fondate per giungere alla verità o al contrario per forzarla e manipolarla.
E’ anche la storia del ruolo svolto dall’informazione e dagli intellettuali (in questo momento storico viene pubblicato il famoso “J’accuse” di Zola sul quotidiano L’Aurore) rispetto alle macchinazioni di un’élite militare e giudiziaria disposta a tutto per occultare i propri sbagli, frutto di pregiudizi radicati: ed è soprattutto la rivelazione di un sentimento anti-semita frutto di invidia e di un antico rancore che corrode, talvolta in modo inconsapevole, gli animi sia dei potenti che di buona parte del popolo francese all’epoca della Terza Repubblica.
Polanski intreccia con consumata maestria alcuni dei temi già affrontati nel suo cinema precedente: il passato come  richiamo doloroso e inquietante al presente, i demoni serpeggianti sotto il perbenismo ipocrita, la civiltà che si frantuma in situazioni kafkiane.
Il protagonista Dujardin primeggia su tutto il cast, con un’interpretazione misurata e appassionata al tempo stesso; supportato egregiamente dagli odiosi generali Gonse/Hervé Pierre e Billot/Vincent Grasse, così come dall’ambiguo maggiore Henry/Grégory Gadebois, o ancora dal cialtronesco Bertillon/Mathieu Amalric.
Girato in modo preciso senza pedanteria, talentuoso senza auto-compiacimento: sicuramente uno dei migliori film dell’ann

novembre 28, 2019 at 11:04 am alphavillepc2 Lascia un commento

Joker – Un manifesto rabbioso e mirabile di cinema anti sistema – recnsione di Marco Zanini

Anno: 2019

Titolo originale: Joker

Paese di produzione: USA

Genere: drammatico, thriller

Regia: Todd Phillips

Produttore: Bradley Cooper, Todd Phillips, Emma Tillinger Koskoff

Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Bill Camp, Shea Whigham, Marc Maron, Douglas Hodge, Leigh Gill, Josh Pais, Brian Tyree – Henry, Dante Pereira Olson

Nella Gotham City del 1981 Arthur Fleck si guadagna da vivere facendo il pagliaccio, ma il suo sogno è diventare un comico e avere successo come il suo idolo Murray Franklin, conduttore di un programma televisivo. Arthur vive con la madre Penny, è depresso da anni e soffre anche di un disturbo che gli scatena improvvisi eccessi di risa. Nonostante questo e il suo desiderio di diventare cabarettista, è privo di qualsiasi talento comico e la sua figura trasmette per lo più tristezza. Quando Thomas Wayne si candida sindaco, mentre vengono tagliati i fondi per l’assistenza sociale, Fleck si trova totalmente abbandonato ed alienato. La situazione precipiterà sempre di più, ma nonostante le difficoltà riuscirà a risvegliare dentro di sé un coraggio oscuro che finalmente darà un senso alla sua vita.

Il Joker è diventato ormai un’icona, non solo delle vignette, ma anche del grande schermo. Tutto questo grazie anche agli straordinari interpreti che ne hanno vestito i panni, a partire da Jack Nicholson, passando per Heath Ledger, per arrivare a Jared Leto. Joaquin Phoenix non è stato da meno e il suo villain pittato, grazie al lavoro di sceneggiatura e regia di Todd Phillips, vanta una profondità mai vista prima.

Joker (Joaquin Phoenix) si allontana mentre nella metro scoppia una rivolta contro le forze dell’ordine.

Se quello che siamo sempre stati abituati a vedere di Joker è la sua natura terroristica bidimensionale e manichea, con questo spin off apocrifo rispetto alla saga DC, abbiamo il ritratto di un individuo pericoloso ed instabile creato da una situazione familiare disastrosa e da un passato a lui sconosciuto, continuamente vessato o ignorato dalla società. Phillips senza paura utilizza un personaggio storicamente etichettato in negativo dal pubblico per evidenziare l’atavico disinteresse che il nostro sistema nutre nei confronti dei diversi e le discriminazioni verso i malati di mente, considerati come l’ultima ruota del carro. Joker prima di diventare il re di quella Gotham oscura e immersa nel fuoco e nelle urla del terrore, è un clown che viene picchiato dai ragazzini e dagli yuppies, vittima di abusi minorili, inconsapevole della sua condizione infantile e costretto a vivere senza uno specialista con cui poter parlare. Thomas Wayne, padre di Bruce – Batman, è un miliardario senza scrupoli, devoto solo alla sua ricchezza e pronto ad incrementare l’odio verso gli emarginati. Dopo questo film non saremo più in grado di vedere il mito di Batman con gli stessi occhi. La Gotham in cui Arthur Fleck cade e si rialza per diventare simbolo degli indesiderati è una città sporca, opprimente e puzzolente, inquadrata perfettamente da una fotografia che ne risalta gli antri meno confortevoli e allegri. Metropolitane oscure in odore di omicidio, scalinate infinite e desolanti, vicoli pieni di spazzatura bagnata. Phillips tende i fili di uno spettacolo tetro e raramente così negativo nella storia dei supereroi, ma di fatto questo Joker del mondo dei supereroi non ha quasi niente. Bruce Wayne non è ancora Batman, è solo un infante, ma ha il suo primo incontro con quello che diventerà uno dei suoi nemici più famosi, che cercherà per giunta, con un’azione folle e scriteriata, di fargli capire di non essere dalla parte del torto.

La regia, portata a compimento da un cineasta che fino ad oggi aveva vissuto per lo più di commedie (suoi i vari Una Notte Da Leoni, insieme ai divertenti Old School e Starsky & Hutch), sorprende e confeziona un film di spessore tecnico e di contenuti, capace di andare dritto al punto in maniera incredibilmente genuina e umana. Il confronto tra Arthur e Thomas Wayne, così come il finale nello studio televisivo di Murray Franklin, diventano immediatamente scene da manuale del cinema anti sistema. Per quanto riguarda Joaquin Phoenix, siamo al cospetto della prova principe di un mostro della recitazione, in ginocchio di fronte al volere della telecamera che ne mette in scena la struggente espressività e la sconvolgente fisicità contorta e spolpata. Un passo più in là di V Per Vendetta, Joker brucia sulle nostre retine una vendetta intima ed emozionante nei confronti del nostro mondo ingiusto che viene messo di fronte a due verità: o si cambia al principio o le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Zanini Marco

ottobre 23, 2019 at 10:31 am alphavillepc2 2 commenti

JOKER di Todd Phillips recensione di Carlo Confalonieri

JOKER
Salti mortali temporali del Cinema.
Il futuro pare il presente e il presente è già futuro.
Accadde in BLADE RUNNER di Ridley Scott, FAHRENHEIT 451 di Truffaut, 1997 FUGA DA NEW YORK di John Carpenter e in QUINTO POTERE di Sidney Lumet.
Accade ora nel meritatissimo Leone d’Oro di Venezia, che parte da una rivisitazione futuristica del malvagio di Gotham City – ridotta a un cumulo di rifiuti anche umani – e arriva a parlare del nostro tempo.
JOKER è il nome d’arte che sceglierà Arthur Fleck alla fine di un percorso di soprusi, violenze, abusi, privazioni pubbliche e private ai danni della parte debole di una società spaccata in due.
I ricchi e i reietti a cui è negato tutto, bollati come diversi, confinati fra i sacchi d’immondizia di una metropoli simile alla NY anni 70 (che l’invasione dei topi traghettano in un nuovo medioevo futuristico) e l’ospedale psichiatrico come meta finale della diversità.
Da tale terreno subumano nasce il male, ma è il male prodotto da un altro male, quello del potere del denaro, della TV con il suo spettacolarizzare e ridicolizzare  ogni cosa ogni disgrazia ogni sofferenza, persino la malattia mentale (Alda Merini al Maurizio Costanzo Show), dell’economia predatoria che ha privato di tutto.
Su questo sfondo cupissimo ci arriva la risata stridula di Arthur ma è un grido di dolore, un disturbo neurologico, un delirio sonoro.
Compatto e avvolgente il magnifico film di Todd Phillips è come un viaggio ovattato in un incubo a occhi aperti, nel degrado psicologico e morale di un futuro che è specchio deformato e perfetto dell’oggi.
IL CINEMA COME ARTE SOVVERSIVA è il titolo dello splendido saggio di Amos Vogel e calza a pennello per JOKER,  l’opera più sovversiva dei nostri tempi addormentati.
Un grido che arriva dal basso, da NEL FONDO di Maxim Gorki (storica la messinscena di Giorgio Strehler) e si trasforma in un’esplosione di violenza e follia che non riconosce più le vittime e i carnefici.
Dove il collettivo e il politico non esistono più (come dirà Arthur/Joker a Robert De Niro che davanti alle telecamere vorrebbe umiliarlo per l’ennesima volta), resta solo il singolo e la sua disperazione inascoltata.
La risata terrificante, il viso martoriato, il corpo ridotto ad ammasso di ossa e nervi, le piaghe Cristiche, le movenze da teatro Kabuki appartengono a Joaquin Phoenix che le imprime indelebili su Arthur.
Il più grande  attore  vivente, che in MARIA MADDALENA interpretò Cristo e interpreta qui un altro Cristo.
Un Cristo nato dal male, elevato dagli ultimi a simbolo della loro disperazione.
Con quel sorriso rosso sangue, che entra sin da ora nel Cinema trasgressivo di senso e profondità.
Senza sconti, senza freni, come la materia di cui son fatti i sogni.
Soprattutto i peggiori.

joker 1
joker 2
joker 3

 

ottobre 4, 2019 at 6:54 PM alphavillepc2 Lascia un commento

Ad Astra di James Gray recensione di Stefania De Zorzi.

AD ASTRA

 

Impavido, vulnerabile, il volto stropicciato dagli anni: in contrapposizione ai teen-ager dotati di super-poteri, Brad Pitt segna il ritorno dell’eroe adulto e minato da umane fragilità in “Ad Astra”, film diretto e in parte sceneggiato dal talentuoso James Gray.
In un futuro prossimo, Roy McBride/Pitt è l’astronauta prescelto dal Comando Spaziale degli Stati Uniti per andare su Marte e da lì inviare un messaggio fino a Nettuno. Fra gli anelli del lontano pianeta orbita l’astronave del Progetto Lima, guidata trent’anni prima dal padre di Roy, H. Clifford Mc Bride/Tommy Lee Jones, e da essa si irradia un “picco” che provoca devastanti tempeste elettriche sulla Terra.
Il film è la storia di un viaggio, tema tipico della fantascienza classica: dalla Terra alla Luna, poi su Marte, fino al remoto Nettuno, ai confini del sistema solare; attraverso l’avventura interplanetaria si rivela anche il percorso interiore del protagonista, abbandonato dal padre in nome della scienza quando era ancora un adolescente.
Il primo tempo scorre fluido, con soggettive vertiginose da un’impossibile torre di metallo alta chilometri, o sospesi nel vuoto cosmico, fuori dal comfort protettivo e claustrofobico della navicella. James Gray realizza una fantascienza dall’impianto realistico, e dà il meglio di sé nelle sequenze esplorative e avventurose, come nella rincorsa dei rover sulla Luna, o nell’ingresso carico di tensione nella stazione spaziale norvegese. Gli astronauti perdono temporaneamente volto, mentre il visore diventa lo specchio deformante di ciò che li circonda. E’ il  futuro, ma non troppo distante: le astronavi mantengono le forme riconoscibili di razzi e capsule, mentre sulla Luna l’uomo ha ricostruito, ironicamente, una banale attrazione turistica simile a tante altre sulla Terra, con gadget e centri commerciali.
Fin qui tutto bene: peccato che nella seconda parte il ritmo rallenti vistosamente, fra i verbosi flussi di coscienza del protagonista e l’incontro con la tanto sospirata figura paterna, che dovrebbe essere commovente, e invece risulta quasi grottesco. Gray nega ogni sorpresa allo spettatore sia nella trama che nella psicologia dei personaggi, affogando l’avventura spaziale in un imbarazzante e scontato apologo morale.
E’ un film che ricorda Two-face, il personaggio del fumetto di Batman, per metà bello e per metà sfigurato, su cui pronunciare un giudizio complessivo risulta difficile. Per fortuna che c’è Brad Pitt, il cui viso affascinante e mobile è ripreso in intensi primi piani dall’inizio alla fine: in modo ridondante e irresistibile.

ottobre 1, 2019 at 9:40 am alphavillepc2 2 commenti

– E poi c’è Katherine – di Nisha Ganatra recensione di Stefania De Zorzi

KATE

 

Ogni epoca ha i suoi giullari, che intrattengono il popolo con scherzi sofisticati o grevi, spietati tanto con le cattive abitudini del loro tempo che con le proprie debolezze, in auge o presto in disgrazia a seconda dei mutevoli gusti del pubblico.
“E poi c’è Katherine” ha come protagonista un giullare contemporaneo, Katherine Newbury/Emma Thompson, dispotica conduttrice di un noto talk show che i responsabili del network, a causa del calo di ascolti, hanno deciso di sostituire a fine stagione. L’unica speranza per lei di rimanere è quella di rivitalizzare forme e contenuti di uno spettacolo fiacco e invecchiato, così da riguadagnare i favori popolari: ne sarà fautrice la neo-assunta Molly Patel/Mandy Kailing, dotata di un insospettato talento comico e soprattutto di uno sguardo “esterno” rispetto ad un mondo televisivo troppo ripiegato su se stesso.
Nisha Ganatra dirige una commedia brillante, che mette alla berlina le idiozie virali dei social e la volgarità di bassa lega di certi comici di successo, ma anche la rigidità sterile di chi disprezza il proprio tempo dall’alto di standard così elevati, da divenire astratti e noiosi. La regista è brava a evidenziare le contraddizioni della cultura occidentale in pieno ventunesimo secolo: la squadra degli autori è tutta al maschile per espressa volontà di Katherine, che odia lavorare con altre esponenti del sesso femminile; allo stesso modo Molly viene assunta non per le proprie competenze o capacità, ma solo perché donna, e di chiare ascendenze indiane. Il sesso, l’età, il colore della pelle sono armi a doppio taglio in una società che ama mostrarsi migliore di quello che è.
La sceneggiatura, scritta dalla co-protagonista Mandy Kailing, mescola con arguzia “Il diavolo veste Prada” (sebbene il personaggio di Katherine sia visto in chiave più comica rispetto alla temibile Miranda Priestly), “Ugly Betty” (America Ferrera e Mandy Kailing condividono fisicità prorompente, dolce determinazione, abbigliamento anti-convenzionale) e “The Office”, negli scambi cialtroneschi fra colleghi.
Dialoghi scoppiettanti e situazioni al limite del surreale si inanellano per buona parte del film a ritmo serrato, scivolando nel secondo tempo verso un finale un po’ prevedibile. Tutto il cast è strepitoso, dalla divina Emma Thompson (in lingua originale l’accento British esalta lo snobismo ironico del personaggio) alla simpatica Mandy Kailing, fino all’irresistibile squadra di autori, capitanata da Tom Campbell/Reid Scott e Charlie Fain/Hugh Dancy: le sequenze in sala riunioni sono da antologia, fra le più spassose viste al cinema negli ultimi anni.

settembre 20, 2019 at 7:01 PM alphavillepc2 Lascia un commento

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